Psicofarmaci nelle carceri, l’inchiesta di Altreconomia in Parlamento: “Carlo Nordio non ha risposto alle nostre domande”

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Il mensile Altreconomia ha svolto un’inchiesta intitolata “Fine pillola mai”, a firma di Luca Rondi, sull’abuso di psicofarmaci nelle carceri italiane. Tra salute mentale e controllo della popolazione detenuta, i dati inediti di 15 strutture penitenziarie italiane verranno presentati anche alla Camera dei Deputati.

Un “carcere sedato” con più di due milioni di euro all’anno spesi dallo Stato in psicofarmaci, utilizzati anche negli Istituti penali per i giovani reclusi. Il consumo di psicofarmaci per i minorenniè elevato, e da Catania a Milano è stata identificata come la conseguenza di anni di abbandono delle strutture.

I dati sulla somministrazione di antipsicotici nelle carceri italiane ottenuti da Altreconomia interrogano il Parlamento e il Governo. Ecco perché abbiamo deciso di presentare l’inchiesta alla Camera insieme ad Antigone, grazie alla sensibilità dell’On. Riccardo Magi“, sottolinea Duccio Facchini, direttore di Altreconomia.

“Che cosa ne pensa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio? – aggiunge il direttore Facchini – Perché il suo dicastero non ha voluto rispondere alle nostre domande? Riteniamo sia urgente fare chiarezza sulle ragioni e sui dispositivi che hanno portato a un consumo cinque volte superiore rispetto alla popolazione generale”.

“Colpisce – conclude Facchini – che nel polarizzato dibattito politico sulla presunta riforma della Giustizia le condizioni materiali di vita nelle carceri del nostro Paese non trovino mai spazio e attenzione. A proposito di sbandierato garantismo”.