“La Madonna di Monte Berico”, lo storico bollettino si rinnova e si presenta ai lettori domenica 29 ottobre nel chiostro del santuario

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Monte Berico
Monte Berico

Quando nel lontano 1908 padre Alfonso Novella (1841-1910), priore allora del convento di Monte Berico, diede avvio alla redazione del bollettino «La Madonna di Monte Berico», di cui il primo numero uscì nel 1909, nessuno dei coinvolti in questo momento aurorale poteva rendersi conto di quanta attualità, storia e memoria avrebbe portato sulle spalle tale strumento di comunicazione tra il santuario e il mondo.

Testimone di due guerre mondiali, di tante e profonde trasformazioni e crisi della contemporaneità, il bollettino ha attraversato il burrascoso Novecento e varcato la soglia del nuovo millennio con lo stesso spirito di luce e speranza che sin dalle origini contrassegna il santuario mariano, rendendolo meta di numerosi pellegrinaggi e viaggi culturali.

Dal 1967 la direzione ha coinvolto padre Alessandro Bertacco, che è rimasto saldo al timone fino alla sua morte nel 2022, rendendo il bollettino un luogo particolarmente familiare, attraverso la ricerca costante di stabilire un dialogo vivo con i devoti.

Il nuovo ciclo del bollettino, iniziato nei primi mesi del 2023, è affidato alla direzione di padre Gino Alberto Faccioli, che ha rafforzato i contenuti teologici e culturali del palinsesto, attraverso la convocazione di una redazione multidisciplinare: Angelo Maria Alessio, nel ruolo di direttore responsabile, Franco Pepe, giornalista, Agata Keran, storica dell’arte, Francesca Gaianigo, bibliotecaria, Federico Bauce, archivista. A questo staff si aggiungono diversi altri autori, specialisti in vari ambiti, tra cui padre Franco Azzalli, uno dei più insigni studiosi della storia dell’Ordine dei Servi di Maria.

Domenica 29 ottobre, dalle ore 8.00 alle 16.00, nel chiostro del santuario, verrà allestito un punto di presentazione della rivista, presidiato dai redattori e dai volontari. In quest’occasione si potranno attivare abbonamenti per il nuovo anno, ma anche esprimere proposte, consigli e riflessioni sull’avvenire di quest’importante osservatorio spirituale, che desidera promuovere anche la valorizzazione del patrimonio culturale del santuario, sede di un museo, una biblioteca e di un archivio storico.