Anche società vigilanza vicentina Battistolli Servizi Integrati commissariata. Su Repubblica pm Storari: “paghe sotto soglia povertà”. Azienda: “contratti rispettati”

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Battistolli Servizi Integrati, un collaboratore in attività
Battistolli Servizi Integrati, un collaboratore in attività

La vicentina Battistolli Servizi Integrati e la biellese (di Verrone) All System, entrambe operanti nel settore della vigilanza privata, sono state poste sotto il controllo giudiziario su richiesta del facendo seguito ai casi di Cosmopol, Mondialpol e Servizi Fiduciari. A renderlo noto è Repubblica.it da cui traiamo anche le seguenti informazioni.

La Battistolli Servizi Integrati e All System sono accusate di pagare ai propri dipendenti retribuzioni al di sotto della soglia di povertà. In particolare, All System ha inizialmente stabilito un salario orario di 5,37 euro per i propri lavoratori, successivamente aumentato a 6,93 euro, il che, moltiplicato per il numero di ore contrattualmente previste, risultava in una retribuzione mensile di 930 euro, successivamente portata a 1200 euro. Battistolli, d’altro canto, ha mantenuto, nel periodo sotto osservazione del magistrato inquirente, un salario orario di 5,37 euro.

La procura, rivela Repubblica.it, ha sottolineato che questi salari non erano proporzionati alla qualità e alla quantità del lavoro svolto e non garantivano una vita libera e dignitosa ai lavoratori. I dipendenti di Battistolli prestavano servizio, tra le altre aziende, presso Ikea e Fendi. All System aveva ottenuto appalti da società e enti di alto profilo come Leonardo, Sogin, Grandi Stazioni, Enel, Eni, Saipem, Università Cattolica e persino i tribunali di Milano e Busto Arsizio e l’INPS. È importante notare che nessuna delle società o enti menzionati è coinvolta direttamente nelle indagini.

Per entrambe le aziende, Repubblica.it informa che è stato nominato un amministratore giudiziario con l’obiettivo di garantire il rispetto delle norme e delle condizioni lavorative, regolarizzare i lavoratori impiegati senza contratto regolare e prevenire future violazioni, anche se ciò implica l’adozione di misure diverse da quelle proposte dagli imprenditori. Nell’inchiesta, il rappresentante legale Vincenzo Serrani è indagato per caporalato in All System, mentre Pietro Contin è coinvolto nel caso di Battistolli. Il provvedimento dovrà essere convalidato dal giudice per le indagini preliminari, Domenico Santoro.

Le testimonianze dei lavoratori raccolte dalla Guardia di Finanza di Como e Milano – riferisce ancora Repubblica.it –  hanno rivelato un quadro di sfruttamento lavorativo protrattosi per anni, con retribuzioni sproporzionate rispetto al lavoro svolto e minacce di ritorsioni. I dipendenti spesso si sono trovati a coprire turni aggiuntivi, ricevendo notifiche con brevissimo preavviso e subendo modifiche contrattuali sfavorevoli.

Alcuni hanno riferito di dover lavorare per lunghi turni all’aperto senza pause per il pranzo o accesso ai servizi igienici. Inoltre, sono stati costretti a lavorare anche quando erano infortunati, a causa della mancanza di personale. Alcuni lavoratori hanno dichiarato di essere stati spostati in altri reparti o sedi in seguito a discussioni o rifiuti di turni aggiuntivi, e la direzione dell’azienda sembrava favorire coloro che accettavano tali condizioni a causa di bisogni finanziari. In caso di insoddisfazione o proteste da parte dei dipendenti, conclude l’articolo di Repubblica.it, venivano minacciati di perdere ferie, permessi o di essere trasferiti in sedi scomode o lontane dalla loro residenza, o addirittura di essere licenziati.

Richiesta di un commento per le vie brevi, tramite l’ufficio stampa azienda afferma: “la Battistolli Servizi integrati, che è solo un’azienda del gruppo, ha sempre rispettato i contratti sottoscritti con i sindacati e collaborerà pienamente col commissario“.