Giornata vissuta su due fronti quella di sabato 11 novembre per il Partito Democratico della città di Vicenza. Da una parte la manifestazione nazionale organizzata dal nuovo corso Pd di Elly Schlein, dall’altra l’anniversario dell’eccidio dei Dieci Martiri con la partecipazione del sindaco Giacomo Possama, dopo diversi anni di assenza dei precedenti primi cittadini che delegavano un altro rappresentante dell’amministrazione comunale.
Erano invece cinque anni che il Pd non scendeva in piazza per una manifestazione nazionale: sono arrivati 175 pullman da tutta Italia, 7 treni speciali con 150 volontari mobilitati dal partito. Da Vicenza sono arrivati tra pullman e treno in 120 militanti, guidati dal segretario cittadino Federico Formisano (nella foto di gruppo in piazza del Qurinale).
In piazza del Popolo sono intervenuti dalle ore 14 il presidente del Pd Stefano Bonaccini e per la chiusura la segretaria Schlein. Ma hanno preso la parola anche persone del mondo del lavoro, della sanità pubblica, dell’associazionismo, della cultura e contrari all’autonomia differenziata. Si è parlato poi di clima e delle alluvioni di questi mesi, delle battaglie degli studenti, per la salute mentale e famiglie arcobaleno con le vicentine Daniela Ghiotto e Valentina Bagnara. Il palco è stato allestito senza barriere architettoniche (con gli interventi dal palco tradotti anche in LIS) e la piazza aveva uno spazio allestito per i bambini.
A Vicenza alle ore 11 in viale Dieci Martiri è iniziata invece la cerimonia per il tragico evento che risale all’11 novembre 1944 quando, nella località Ponte dei Marmi, oggi viale Dieci Martiri, i nazifascisti fucilarono per rappresaglia dieci giovani partigiani vicentini prelevati dalle carceri.
Dopo la deposizione della corona d’alloro al monumento alla Resistenza a Campo de Nane, ci sono stati gli interventi dei presidenti provinciale e cittadino dell’Anpi Vicenza, Danilo Andriollo e Gigi Poletto, con quest’ultimo che è tornato a chiedere a Possamai il ripristino della clausola antifascista.
“Vogliamo ridare decoro – ha detto Possamai – a questo e a tutti gli altri monumenti, lapidi, targhe e cippi che ricordano i tanti uomini e le tante donne che hanno dato la vita per la nostra libertà, ma che oggi versano in condizioni di trascuratezza”.
Infine le tante letture sulla Resistenza degli studenti del’Itis Rossi e Liceo Pigafetta.