Tagli a enti locali previsti in Finanziaria, Provincia di Vicenza lancia un appello ai parlamentari vicentini

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Qualità della vita
Orsi e Nardin

Tagli agli enti locali previsti nel testo della Finanziaria in discussione in questi giorni: dalla Provincia di Vicenza si è alzato un grido di allarme per le conseguenze su Comuni e Province.

“Lavoriamo assieme per evitare ulteriori tagli e quindi sacrifici ai cittadini della provincia di Vicenza”, ha esordito il presidente Andrea Nardin che questa mattina, affiancato dal consigliere provinciale con delega alle grandi infrastrutture Valter Orsi, ha firmato a nome dei sindaci vicentini un appello ai parlamentari della provincia, chiedendo loro di impegnarsi per la revisione del testo della Finanziaria laddove prevede tagli lineari ai bilanci degli enti locali, senza distinguere tra “bravi” e “incapaci”.

“L’ennesimo sacrificio chiesto agli enti virtuosi, cioè ai comuni vicentini e alla Provincia di Vicenza, mentre non è prevista nessuna penalizzazione per chi ha dimostrato incapacità nella gestione dei bilanci pubblici”, ha aggiunto Andrein.

Attualmente sono previsti tagli alle risorse per 400 milioni di euro ai Comuni e 50 milioni di euro a Province e Città metropolitane. Per Vicenza significa da 1 a 1,5 milioni di euro in meno per la Provincia e da decine a centinaia di migliaia di euro per i Comuni, a seconda della grandezza.

“Tradotto – ha sottolineato Orsi – significa il rischio di non riuscire a garantire i servizi essenziali alla popolazione. Abbiamo dimostrato di gestire i soldi pubblici con oculatezza e prudenza, investendo in servizi e infrastrutture, cercando di rispondere al meglio alle esigenze del territorio e, non da ultimo, chiedendo il massimo impegno ai nostri dipendenti, visto che ai tagli dei fondi si è sommato negli ultimi anni il divieto di assunzione. Imporre misure anti-spreco a chi sprechi non ne fa, significa erodere l’essenziale. Significa strangolare le amministrazioni”.

Con i tagli, in sostanza, gli enti locali sarebbero ancora di più costretti a scegliere tra tassare i cittadini o eliminare i servizi.

“Cose entrambe che non vogliamo fare – ha affermato il presidente Nardin -, per questo chiediamo ai nostri parlamentari di far sì che vengano rivisti i criteri dei tagli della legge di Bilancio. È una questione di equità, il Vicentino ha sempre dimostrato una grande capacità di gestione delle risorse e questo deve essere un motivo di merito, non di ulteriore sacrificio”.

I tagli lineari, si legge nell’appello, non tengono conto dell’efficacia o dell’importanza di un determinato programma, tagliando indistintamente in modo uniforme e rischiando di compromettere la qualità dei servizi erogati alla popolazione. “Non contestiamo la necessità di una revisione della spesa pubblica – conclude Nardin -, ma chiediamo una revisione più equa, che preveda un’analisi dettagliata di singole voci di spesa e tagli per la spesa improduttiva e per quegli enti che hanno dimostrato di non saper correttamente utilizzare le risorse pubbliche”.