Scrittura e calligrafia nell’era digitale, l’arte islamica nei suoi rapporti con l’occidente latino alle Opere sociali di Vicenza

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Nell’era digitale molti di noi non scrivono più, lasciando fare tutto alle tastiere. Può invece proprio la calligrafia unire oggi Oriente e Occidente, islam e cristianesimo, le civiltà del Mediterraneo?

Ne parleranno sabato 2 dicembre alle ore 10 il prof. Simone Zonato e la prof.ssa Mulayka Enriello, fondatrice dell’Accademia ISA di Studi Interreligiosi, ente che insieme al Museo Diocesano ha promosso la mostra “Un mare di lettere sulle sponde del Mediterraneo. L’arte calligrafica islamica nei suoi rapporti con l’Occidente latino”, ancora visitabile fino al 6 gennaio.

L’esposizione si propone di scoprire un’arte come la calligrafia, dimenticata in Occidente, ma da sempre ben presente nel mondo islamico come la forma artistica grafica per eccellenza.

Per stimolare il dialogo e il confronto con la cultura occidentale e la religione cristiana, forse per la prima volta è stata messa a confronto l’arte della scrittura nell’Islam, nella sua varietà di stili ed epoche diverse, con quella scrittoria e calligrafica – in larga parte perduta – sviluppatasi in Europa dall’Alto Medioevo in poi.

La mostra è un’occasione unica per il pubblico italiano di conoscere da vicino in Italia la bellezza, varietà e profondità simbolica dell’arte calligrafica islamica quale espressione della Scienza sacra e della civiltà millenaria dell’Islam.

Si possono ammirare inoltre codici, antifonari e altri testi liturgici cristiani che, con la loro scrittura, dal secolo XIII al XVIII, mostrano la bellezza delle tecniche scrittorie latine.

Gli espositori musulmani sono artisti viventi e del passato, con la collaborazione di alcuni tra gli enti più prestigiosi di arte del mondo islamico, fra cui la Fondazione per lo Studio del Corano del Principe Ghazi di Giordania e IRCICA, il Centro di Ricerca Islamico di Cultura e Arti di Istanbul, Turchia.

La sede, il Museo Diocesano “Pietro G. Nonis”, rappresenta già di per sé un segno di incontro e dialogo interculturale e interreligioso islamo-cristiano, quale promotore della manifestazione insieme all’Accademia ISA di Studi Interreligiosi (www.accademiaisa.it) e alla COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana (www.coreis.it).