3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità. Zaia: “inclusione è mettere al centro la persona per progetti di vita autonoma e indipendente”

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Giornata internazionale delle persone con disabilità
Giornata internazionale delle persone con disabilità

Il 3 dicembre di ogni anno, si celebra la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, istituita dall’ONU nel 1992. Nel 2006, la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità ha sottolineato l’importanza di preservare e promuovere la qualità della vita delle persone con disabilità, in linea con i principi di uguaglianza e partecipazione nella sfera politica, sociale, economica e culturale della società. La ricorrenza del 3 dicembre è un momento simbolico per rafforzare tale impegno.

“Circa 8.000 veneti con disabilità, caratterizzate da varie forme e gradi di gravità, sono attualmente assistiti dal servizio di integrazione lavorativa. Questo non costituisce semplicemente una forma di assistenzialismo, bensì rappresenta un progetto volto a promuovere l’autonomia individuale. Tale iniziativa è sostenuta con la chiara consapevolezza che una società non può perseguire i suoi principi fondamentali se non è inclusiva e non crea le condizioni necessarie affinché ognuno possa seguire le proprie inclinazioni e talenti, per quanto possibile”.

Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime questo impegno (fonte Regione Veneto, ndr) in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, celebrata in tutto il mondo il 3 dicembre, sottolineando che l’obiettivo è quello di garantire a tutti, nei limiti del possibile, di poter seguire le proprie inclinazioni e talenti. Inoltre, Zaia enfatizza l’importanza dell’accessibilità delle destinazioni turistiche e dell’organizzazione di attività ludico-sportive e servizi di accompagnamento per i turisti con disabilità.

L’impegno del Veneto nel supportare i cittadini con disabilità è evidente attraverso dati concreti. Più di 3.600 persone risiedono in strutture di residenzialità, oltre 6.300 frequentano centri diurni e circa 1.600 ricevono cure domiciliari. Inoltre, circa 2.800 persone sono coinvolte in progetti speciali, tra cui 1.000 giovani in progetti esterni ai centri diurni o sperimentali mirati all’inclusione. Oltre 560 partecipano a progetti di agricoltura sociale e oltre 450 sono coinvolti in percorsi di vita indipendente.

Il Presidente sottolinea inoltre l’importanza dei progetti abitativi ‘Dopo di noi’ che coinvolgono oltre 780 persone. Questa iniziativa rispecchia l’ansia e la preoccupazione dei genitori che hanno figli con necessità di assistenza, proponendo risposte non solo attraverso un’assistenza programmata, ma attraverso un percorso che pone al centro la persona in un progetto di vita autonoma e indipendente.