Successo presentazione a Vicenza del libro “I Mussolini dopo Mussolini” della nipote Edda Negri Mussolini. Deghengi: non è una provocazione

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Presentazione a Vicenza del libro
Presentazione a Vicenza del libro "I Mussolini dopo Mussolini"

Ieri, 9 dicembre, presso l’Hotel Viest di Vicenza, si è svolta la presentazione del libro “I Mussolini dopo Mussolini”, scritto da Edda Negri Mussolini, scrittrice figlia di Anna Maria Mussolini, ultimogenita di Benito Mussolini. L’evento, organizzato dal Movimento Italia Sociale Vicenza, ha attirato un numeroso pubblico di oltre cento persone provenienti da tutta la provincia, che ha riempito la sala conferenze. Ce ne riferisce Gian Luca Deghenghi, Portavoce del Movimento Italia Sociale Vicenza (MIS Vicenza)

Per due ore, l’autrice ha catturato l’attenzione del pubblico parlando delle vicende della famiglia dopo la fine della guerra e la morte di Benito Mussolini, tracciando collegamenti storici e condividendo aneddoti tratti dalla sua esperienza personale. Le numerose domande rivolte dai presenti a Edda Negri Mussolini alla fine della conferenza hanno evidenziato il forte interesse suscitato dall’argomento.

L’evento ha coinciso con il periodo in cui il consiglio comunale di Vicenza sta per discutere il ripristino della “clausola antifascista“, sottolinea Gian Luca Deghenghi. Tuttavia, il portavoce del Movimento Italia Sociale Vicenza ci ha tenuto a chiarire che l’organizzazione dell’iniziativa era programmata da mesi e che l’associazione non aveva alcuna intenzione provocatoria nel scegliere quel momento preciso.

Deghenghi ha sottolineato che il successo di pubblico, che ha coinvolto sia simpatizzanti dell’area politica che persone semplicemente interessate, potrebbe far riflettere sulla reale condivisione dell’antifascismo da parte dei vicentini. Ha evidenziato che il sostegno al ripristino della clausola antifascista da parte di alcuni consiglieri di maggioranza sembra basato su una percezione distorta e offuscata da pregiudizi ideologici, anziché su una visione realistica del sentimento popolare.

In questo contesto, il portavoce del Movimento Italia Sociale Vicenza (MIS) ha suggerito che il grande interesse suscitato dall’evento potrebbe mettere in discussione l’idea che l’antifascismo sia universalmente condiviso dai cittadini, sottolineando l’importanza di una visione più realistica e inclusiva delle opinioni della comunità locale.