Sul voto contrario dei dipendenti del Comune di Vicenza alla proposta della maggioranza di aumento dei fondi da destinare ai capi area si è espressa oggi Simona Siotto, consigliere comunale di minoranza appartenente al gruppo Rucco sindaco.
Per sapere come sono andate le cose nel corso dell’assemblea tenutasi questa mattina è possibile consultare il resoconto di Edoardo Andrein cliccando qui.
La Siotto parla di “una città immobile ed invivibile” a causa di “una giunta che si inimica la risorsa primaria dei cittadini, i dipendenti comunali che attraverso il loro lavoro garantiscono i servizi pubblici”.
Poi, la consigliera, assessore ai tempi di Rucco, si è scagliata contro il direttore generale Michela Cavalieri “arrivato in pompa magna – ha detto la Siotto – che, lungi dal dialogo che il sindaco sbandiera come metodo, ma non applica, sta distruggendo quel poco che funziona di una macchina amministrativa già difficile da governare.
Se era questo il cambiamento ventilato prima di andare alle urne non ne avevamo bisogno, nessuno di noi, né chi ha votato Possamai né chi non lo ha votato, né chi, scoraggiato dalla politica degli slogan, di andare alle urne se ne è ben guardato”.
Una cosa è evidente – ha proseguito Simona Siotto -: non basta avere una nomina per essere competenti ed efficaci rispetto alle necessità di una Città come Vicenza, che necessita e merita una guida forte, determinata e risoluta”.
Poi torna sulle rimostranze dei dipendenti del Comune di Vicenza: “Senza la loro competenza tecnica nessuna amministrazione va da nessuna parte – ha precisato la consigliera -. Personalmente li ringrazio per il sostegno, il supporto, l’attenzione e la competenza che ho incontrato e ancora trovo”.
Infine, una richiesta precisa: “Al direttore generale del Comune di Vicenza chiediamo di dare ascolto alle richieste avanzate dai dipendenti dell’ente. Aggiungo che proporremo un ordine del giorno, sul punto specifico, in sede di discussione del bilancio di previsione 2024-2026. Un bilancio già di per sé senza visione, senza obiettivi se non qualche ideologia dannosa alla città: siamo certi che vi sia il modo per ascoltare sia i cittadini che i dipendenti, basta saperlo fare”, ha concluso Simona Siotto.