Nuovo assetto organizzativo del Comune di Vicenza, Giunta Possamai posticipa approvazione al 2024

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La Giunta Possamai ha posticipato al 1° marzo 2023 l’approvazione del nuovo assetto organizzativo del Comune di Vicenza. L’esecutivo ha deliberato in tal senso, procedendo inoltre alla proroga fino al 29 febbraio 2024 sia degli attuali incarichi dirigenziali che degli incarichi di elevata qualificazione.

Immediato il commento di Maria Teresa Turetta della Confederazione Unitaria di Base di Vicenza.

“Con la delibera – dichiara -, che le Rappresentanze Sindacali Unitarie dei dipendenti del Comune di Vicenza hanno ricevuto la sera del 21 dicembre, la Giunta ha dunque prorogato al 1° marzo 2024 la data di decorrenza del nuovo assetto organizzativo dell’ente, illustrato alla cittadinanza il 23 ottobre scorso.

La motivazione di tale proroga viene imputata alla trattativa non conclusa con le organizzazioni sindacali che oggi, venerdì 22 dicembre 2023, hanno ufficializzato la non sottoscrizione del contratto decentrato integrativo triennale 2023-2025, così come proposto dall’amministrazione. In particolare per quanto riguarda l’ingente somma chiesta dall’amministrazione per aumentare gli stipendi dei capi area, sottraendo risorse a tutti gli altri dipendenti.

La riorganizzazione di un ente è una cosa seria ed è slegata dai cavilli stipendiali dei capi area – aggiunge Turetta -. Già è tardi per una nuova giunta insediatasi a giugno 2023 far partire la riorganizzazione dei servizi a gennaio 2024. Prorogarla di ulteriori due mesi imputando la colpa ai sindacati per il mancato accordo sulle posizioni organizzative avvalora la tesi di una riorganizzazione pasticciata e priva di spessore politico”.

Capitolo dirigenti comunali: “Nella delibera – sottolinea Maria Teresa Turetta – sono contestualmente prorogati gli attuali incarichi di posizione organizzativa dei capi area fino al 29 febbraio 2024. Sono incarichi che hanno superato o stanno per superare il terzo anno consecutivo di durata e che sono stati già prorogati varie volte nel corso dell’ultimo anno.

Questa ulteriore proroga viene fatta in assenza del regolamento che disciplina i criteri di affidamento degli incarichi aggiornato con le novità introdotte dal nuovo contratto nazionale di lavoro sottoscritto il 16 novembre 2022. Se fosse confermata l’illegittimità di tale proroga il rischio concreto è il danno erariale”.

In definitiva, per la sindacalista della Cub di Vicenza “non è un buon Natale per i dipendenti comunali: la nuova amministrazione ha voluto interrompere una trattativa in corso per il rinnovo del contratto integrativo triennale con richieste inaccettabili assumendosi in toto la responsabilità della mancata sottoscrizione dell’accordo che avrà inevitabilmente pesanti ricadute sui lavoratori”.