Dalla questura di Vicenza arrivano soccorsi per due storie di solitudine: a intervenire la polizia per prestare soccorso. Gli interventi sono avvenuti nella giornata di ieri a supporto di persone in aiuto di cittadini in stato di bisogno.
Il primo in Via Negrin, dove un uomo, ormai da tempo abbondonato dai suoi familiari, era rimasto chiuso all’esterno del proprio appartamento. Sul posto, gli agenti constatavano che la situazione della persona, peraltro seguita dai servizi sociali del Comune, era stata di fatto presa in carico da tutti i condomini che, ormai da tempo, cercavano di dargli assistenza e supporto in quanto in evidente stato di disagio.
“Di giorno in giorno – spiegano dalla questura -, i vicini lo aiutavano, dandosi il turno tra loro, nelle faccende domestiche, nel pagamento delle bollette, nella preparazione dei pasti, riferendo che, purtroppo, capita ormai di sovente che l’uomo inavvertitamente si chiude fuori di casa, con le chiavi all’interno”.
Gli agenti intervenuti sono riusciti a entrare nell’appartamento, arrampicandosi sul balcone e aprendo una finestra. Una volta aperta la porta, l’uomo ha potuto rientrare in casa, ringraziando vivamente per l’aiuto dato dai poliziotti e dai condomini.
La situazione è stata ulteriormente segnalata ai servizi sociali e al servizio sanitario per i necessari interventi di supporto.
Poche ore dopo, l’intervento per la seconda delle storie di solitudine, questa volta in Viale Margherita di Vicenza. Qui era stata segnalata la presenza di un uomo scalzo che aveva mostrato segni di incontinenza.
Lo stesso veniva identificato dai poliziotti che ne notavano l’atteggiamento estremante trasandato, l’assenza di scarpe ed i vestiti logori.
“In un primo momento – spiegano ancora dalla questura – parlava solo in inglese e solo dopo qualche minuto iniziava a parlare in italiano, rivolgendosi agli agenti con l’appellativo ‘Vostro Onore’. Gli agenti cercavano con pazienza di interloquire e, ottenuti i documenti, accertavano trattarsi di un ex avvocato della provincia di Rovigo, in evidente disagio. Veniva quindi richiesto l’intervento dei sanitari del 118 per la necessaria assistenza”.