Occupazione, Il Sole 24 Ore: “Impiegati record a 23,7 milioni, ma crescita in rallentamento”

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L’occupazione cresce in Italia, per il quinto mese consecutivo: a dicembre 2023 si sono registrati 14mila occupati in più, 456mila in un anno. Ma i dati diffusi ieri dall’Istat parlano anche della crescita dei contratti a termine e autonomi, e di un calo dei rapporti di lavoro permanenti. Ci sono più inattivi e meno disoccupati.

Un’analisi nel dettaglio di questi dati, e il loro raffronto con la crescita economica italiana, è è pubblicata oggi su Il Sole 24 Ore, a firma di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci.

Sempre dai dati Istat sull’occupazione, si apprende che il numero complessivo di chi ha un impiego è di 23 milioni e 754mila persone. Ovvero, il valore più alto dall’inizio delle rilevazioni. Nel 2023, il tasso di occupazione è arrivato al 61,9%: uomini al 71%, donne al 52,8%.

Il Sole parla di luci e ombre: “C’è una frenata della disoccupazione: sul mese (dicembre, ndr) si contano 50mila disoccupati in meno, -171mila sull’anno. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,2%,il valore più basso da gennaio 2009. Nel confronto mensile tuttavia sono segnati in risalita gli inattivi, tra cui gli scoraggiati: +19mila unità. È il secondo mese consecutivo di crescita per gli inattivi, a testimonianza, anche di un possibile scoraggiamento di una parte della popolazione a compiere azioni più incisive di ricerca del lavoro (dato che conferma l’urgenza di un rilancio effettivo delle politiche attive). Sull’anno però gli inattivi sono in calo (-310mila).

Guardando alle tipologie contrattuali, a dicembre il lavoro è aumentato solo grazie ad autonomi (+26mila persone) e lavoratori a tempo determinato (+21mila). Gli occupati permanenti sono invece scesi di 33mila unità. Su questi dati pesa il clima di incertezza, e una economia in rallentamento. Sempre sul mese l’Istat ha registrato un lieve calo dell’occupazione femminile (-5mila unità), un campanello d’allarme considerata la necessità per il nostro Paese di migliorare la condizione occupazionale delle donne per spingere il Pil”.

Quanto alla categoria giovani, sempre a dicembre, nelle classi d’età sotto i 25 anni e sotto i 36 anni l’occupazione è in aumento, rispettivamente di 51mila e di 38mila unità. Inoltre, il tasso di disoccupazione giovanile è in lieve calo al 20,1%, ma a livello internazionale, restiamo agli ultimi posti.

Capitolo salari: nella media del 2023, l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è cresciuto del 3,1% rispetto all’anno precedente.

Fonte: Il Sole 24 Ore