Treviso più inquinata di Pechino. Zanoni (PD): “Colpa della Regione, non del clima”

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Aria inquinata in Veneto. Zanoni (PD):
Aria inquinata in Veneto. Zanoni (PD): "Colpa della Regione, non del clima"

L’aria inquinata in Veneto sta suscitando, oltre a preoccupazioni per la salute, anche accesi dibattiti a livello politico-amministrativo. Se a Vicenza la lista Rucco accusa l’attuale amministrazione di non prendere misure realmente efficaci contro l’inquinamento, a livello regionale è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni che prende posizione sul tema, accusando il Presidente Zaia per i livelli record di polveri sottili che – dati Arpav alla mano –  si stanno registrando nelle città di pianura. Secondo il consigliere, l’aria inquinata in Veneto non dipende dal clima ma da un Piano aria sostanzialmente inutile. In una nota Zanoni sottolinea come “Il picco record di polveri sottili che si è registrato a Treviso, addirittura 174 milligrammi per metro cubo, ovvero ben oltre il triplo del limite di 50 stabilito per legge, la dice lunga sul disastro veneto. Altro che colpa del clima: si dimostra che il Piano aria in vigore è anacronistico e ininfluente”.

“Nel Piano – continua Zanoni – non sono stati introdotti quei limiti stringenti che era necessario applicare. Ma soprattutto è totalmente slegato dal Piano per l’energia. Con il risultato che ad essere incentivate sono state proprio le biomasse che oggi stanno provocando questa escalation dell’inquinamento dell’aria”. Secondo il consigliere bisognava infatti investire nella riconversione di questa forma di riscaldamento molto inquinante, perché al punto in cui è arrivata la situazione attuale nessuna limitazione risulta efficace. La conclusione di Zanoni + lapidaria: “Ora il disastro è compiuto: oltre al danno delle malattie respiratorie che ricade in primis su bambini e anziani, cui viene raccomandato di rimanere chiusi in casa, ci troveremo a pagare le sanzioni dell’Unione Europea, visto che siamo recidivi per essere oggetto della seconda sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea per la violazione della Direttiva sulla Qualità dell’Aria. Questa situazione evidentemente è dovuta alle mancate scelte del presidente Zaia e dell’assessore all’ambiente Bottacin”.