“Il capogruppo leghista Villanova ha preso un granchio: durante la manifestazione organizzata ieri da Mountain Wilderness, Italia Nostra, Extinction Rebellion, Venice Climate Camp e Friday for Future contro la pista da bob a Cortina non è stato infatti imbrattato alcun palazzo. Gli consiglio di cambiare informatori”. A replicare è il consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni.
“Probabilmente la sua è una reazione d’impulso di fronte al fatto che alcuni ragazzi hanno semplicemente affisso sopra un manifesto pubblicitario delle Olimpiadi un foglietto con la faccia di Zaia, presidente di Regione che sulla pista da bob, in coppia con Salvini, sta dimostrando di non fare gli interessi degli italiani. Perfino le forze dell’ordine presenti non hanno mosso un dito per fermarli, a dimostrazione che non c’è stato il minimo accenno di imbrattamento. Forse Villanova sta dando degli incapaci alle forze dell’ordine?”.
Zanoni prosegue evidenziando i motivi della sua partecipazione a questa “protesta legittima e autorizzata. Credo che spendere 125 milioni per una pista da bob che il Comitato Internazionale Olimpico non vuole, che molto probabilmente non verrà finita in tempo per le olimpiadi di Cortina, che poi costerà oltre un milione e mezzo l’anno in manutenzioni e che comporterà la distruzione di un bosco di larici secolari, sia uno spreco di risorse pubbliche. Parliamo di un’opera profondamente sbagliata, un affronto alle autorità sportive internazionali, ai contribuenti veneti e italiani tutti, alla nostra montagna e ai suoi abitanti”.
“Invece di sprecare il suo tempo diffondendo comunicati riportanti notizie false, Villanova spieghi ai veneti perché la Lega in Consiglio regionale vuole dare il via libera alla cementificazione dell’alta montagna con le cosiddette stanze panoramiche. Un provvedimento (il progetto di legge n. 164) grazie al quale sorgeranno ben 172 strutture, anche sopra i 1.600 metri dove da sempre è vietato costruire e che darà il libero passaggio ai fuoristrada dei cacciatori nei sentieri silvo-pastorali, ben 28.500 mezzi, laddove è vietato il transito dei motorizzati. Sfido Villanova – conclude Zanoni – ad un confronto pubblico su tutti questi temi: eviti di nascondersi dietro un comunicato ed esca allo scoperto. Penso che il confronto sia la cosa migliore per spiegare le diverse posizioni e far emergere il perché delle loro pericolose proposte”.
Consiglio regionale del Veneto