Adescamento online: il desiderio proibito e la ricerca della cura

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L’adescamento online, detto anche grooming in inglese, è il tentativo, effettuato da parte di un adulto, di avvicinare un bambino/a o adolescente per scopi sessuali. Si tratta di instaurare una sorta di rapporto, inizialmente fondato sulla fiducia, che lascia il passo successivamente ad una finalizzazione legata ad ottenere un piacere di tipo sessuale.

Se provassimo ad analizzare il fenomeno dell’adescamento online all’interno di quella che è la storia della sessualità tracciata dal filosofo francese Michel Foucault, ci accorgiamo, sostanzialmente, che la sessualità non è mai stata repressa, occultata lungo i secoli, ma semplicemente dominata, controllata per mezzo di dispositivi di potere da parte di centri di produzione di universi simbolici totalizzanti. Questi, che potevano essere la Chiesa prima e le istituzioni borghesi dopo, hanno relegato la sessualità all’interno di discorsi intimi, privati, da fare nel confessionale, e poi successivamente da fare nello studiolo dello psicoanalista, ma senza reprimerli completamente dall’orizzonte esistenziale.

Il risultato più immediato di questo discorso è che il desiderio sessuale è stato generato ed è cresciuto proprio nel momento in cui lo si rendeva proibito. La proibizione, in questo caso, non è che un’ingiunzione a desiderare, più è proibito, più lo si ricerca, al di là delle sanzioni, che non funzionano da deterrenti, come ormai è noto a tutti. È nella patologizzazione di questo desiderio, nella classifica nosologica e nella prescrizione penale che tale desiderio proibito, e aggiungiamo, proibito per la nostra società, prende corpo, esiste realmente.

Dall’altra parte, se ci chiediamo cosa cercano i giovani dalle relazioni adulte, allora ci accorgiamo che la loro è un’esigenza ben più radicale, profonda, poiché si tratta di attenzioni, di qualcuno che impieghi del tempo in maniera significativa ad ascoltarli senza che li si giudichi, a differenza di quanto facciano i loro genitori. Dal momento che nella società postmoderna la famiglia non funge più da unità di riferimento, da forma di protezione, perché spesso i genitori lavorano o sono separati, senza qui evocare i fantasmi della famiglia naturale, come entità necessaria, immagine terrena di qualcosa di trascendente, gli adolescenti sentono l’esigenza di attivare relazioni mature, ricevere attenzioni, cure, al fine di evitare lo spaesamento generato dal fatto di non avere idee chiare intorno al proprio futuro.

Al di là della modalità dell’adescamento online, del fatto che questo tipo di approccio avvenga tramite un oggetto tecnologico, che è solo lo strumento attraverso il quale si può portare a termine l’incontro, ciò che colpisce è che sia il desiderio proibito, generato dall’ingiunzione di parlare di sesso, perché il sesso viene ritenuto alla radice di molte delle turbe dell’uomo moderno, sia la richiesta di attenzioni, di cure da parte degli adolescenti, sono entrambi fenomeni che assumono significato nella società postmoderna, quella società che Bauman caratterizza per la sua liquidità.

Michele Lucivero

per progetto Sexteen (La sessualità degli adolescenti. Quanti punti di vista?)

Qui primo approfondimento:

Il sexting, prof. Michele Lucivero: la spettacolarizzazione dell’intimo

A seguire i prossimi

Michele Lucivero è filosofo e docente di ruolo presso la scuola pubblica