Crescita imprenditoriale, saldo positivo in Provincia di Vicenza nel 2023

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Azienda vicentina dell'industria conciaria offre borse di studio

Con un saldo positivo di 115 nuove imprese, la provincia di Vicenza si attesta ai primi posti nella classifica della crescita imprenditoriale. Ne scrive oggi Il Sole 24 Ore ne i “regionali” riportano dati forniti da Registro Imprese sul quarto trimestre del 2023.

Il dato, condiviso a pari merito con la provincia di Novara, recita che  i migliori risultati sono ottenuti dalla provincia di Torino (+1.006 imprese, quinta nella Penisola) e, a distanza, da quella di La Spezia. Poi, appunto, la provincia di Vicenza.

Nel ricco e industrializzato Nord Est il saldo tra iscrizioni e cessazioni fa segnare una crescita, rispetto alle imprese registrate nel 2022, del +0,55%. Mentre lo stesso dato per il Nord Ovest italiano si ferma solo allo 0,11%, vanno meglio il Sud (+0,78%), la Lombardia (+1,12%) e l’Italia nel complesso (+0,70%).

Nell’ambito della crescita imprenditoriale del Nord Ovest, male le singole regioni, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Questo tiepido risultato ottenuto dalla ripartizione può essere in parte ricondotto alla contrazione subita dai settori inerenti al Commercio al dettaglio (che perde ben -2.389 imprese rispetto al 2022, una decrescita quantificabile in un -3,23%), alle Attività dei servizi di ristorazione (-1.291 imprese, -2,95%), alle Coltivazioni agricole, ecc. (-1.237 imprese, -2,13%) e al Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e motocicli, con -890 imprese e -2,02%) – riporta il quotidiano economico –.

Si allargano invece – anche se in misura non sufficiente a garantire un’accelerazione dell’area – le basi imprenditoriali dei Lavori di costruzione specializzati (+756 imprese e +1,03%) e delle Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+211 imprese e +2,56%).

Dal punto di vista della forma giuridica, emerge una forte crescita delle società di capitali (+3.805 imprese, il 43,8% delle quali nate a Torino) a fronte delle significative riduzioni registrate nelle società di persone (-2.105 imprese), nelle imprese individuali (-961 imprese), nelle cooperative (-102 imprese) e di una sostanziale stabilità nelle altre tipologie.

L’area occidentale del settentrione presenta, inoltre, il più forte calo nella propensione all’imprenditoria giovanile (calcolato come il rapporto tra imprese giovanili e popolazione residente 18-34 anni) registrato nella Penisola: nello specifico, si passa dalle 6,80 imprese ogni 100 abitanti under 35 del 2011 alle 5,26 imprese del 2023, vale a dire uno scarto di -1,54 imprese ogni 100 abitanti under 35, riduzione più intensa rispetto ai valori nazionali (-1,23 imprese) e a quanto si nota in Lombardia (-1,17 imprese), nel Sud (-0,93 imprese) e nel Nord-est (-0,90 imprese)”.

Fonte: Il Sole 24 Ore