Un talk con Viacqua per la Giornata Mondiale dell’Acqua

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Giornata Mondiale dell’Acqua

Per la Giornata Mondiale dell’Acqua 2024, che ricorre il prossimo 22 marzo, Viacqua sceglie di confrontarsi e raccontare l’elemento acqua agli studenti vicentini.
Per l’occasione il gestore del servizio idrico integrato che serve 67 Comuni vicentini e 543.000 abitanti prenderà casa per un giorno al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza per proporre una riflessione sul clima che cambia e sulla necessità di agire subito per la tutela della risorsa idrica in ogni suo campo di utilizzo.

Grazie alla collaborazione con Il Giornale di Vicenza, che trasmetterà in streaming l’iniziativa della mattina, con l’Ufficio per l’Ambito Territoriale VIII – Vicenza dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (UAT – Vicenza) che coinvolgerà nella proposta della mattinata alcuni Istituti superiori vicentini e con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza che ha invece curato la proposta culturale serale, Viacqua racconterà l’universo acqua non solo attraverso dati e numeri, ma con suggestioni e riflessioni.

La mattinata si aprirà con un fitto programma di visite agli impianti da parte di alcune scolaresche che arriveranno dai diversi angoli del bacino servito da Viacqua. Ci saranno infatti studentesse e studenti dal ITCG “Ceccato” di Thiene, dall’IIS “Marzotto-Luzzatti” di Valdagno, dall’ITIS “De Pretto” di Schio, dall’IIS “Masotto” di Noventa Vicentina e ancora dall’IPSIA “Lampertico” e dall’IIS “Boscardin” per quanto riguarda la rappresentativa del capoluogo berico.

Alle 10.30 il ritrovo è fissato al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza per seguire il talk “La Giornata Mondiale dell’Acqua 2024”. A condurre troveremo il giornalista Luca Ancetti, condirettore del Giornale di Vicenza, che si confronterà con il Presidente di Viacqua Giuseppe Castaman e in una tavola rotonda a quattro voci con il Direttore Generale di Viacqua Alberto Piccoli, il Direttore del Consorzio di Bonifica Brenta Umberto Niceforo e il Direttore del Distretto Veneto della Concia Matteo Macilotti.

Ad aprire il dibattito ci sarà inoltre un contributo video del professore Andrea Rinaldo, ingegnere, idrologo e vincitore dello Stockholm Water Prize 2023, noto anche come “Nobel per l’acqua”.

In serata, alle 18.00, an andare in scena sarà il lecture show firmato dal regista Gabriele Vacis “Storie d’acqua. Meditazione sul clima”, una produzione PEM Potenziali Evocati Multimediali, con Erica Nava, Pietro Maccabei, Daniel Santantonio e con la scenofonia di Roberto Tarasco. Lo spettacolo è ad ingresso gratuito su prenotazione al link https://bit.ly/storiedacqua.

«Negli ultimi tre anni – ha spiegato il PresidenteGiuseppe Castaman – Viacqua ha definito numerose collaborazioni con il mondo scolastico vicentino, ma anche con quello universitario e della ricerca. Parlare ai giovani di acqua, dello stato in cui versano le nostre risorse idriche e di quello che si deve fare per tutelarle è fondamentale perché significa parlare a chi, tra pochi anni potrà trovarsi a prendere decisioni strategiche in questo ambito. Nella proposta sviluppata per il prossimo 22 marzo vogliamo raccontare alcune buone pratiche nell’uso dell’acqua, nel suo recupero, depurazione e riutilizzo anche grazie al ricorso alle potenzialità offerte dai settori della ricerca e dell’innovazione. Per migliorare la gestione delle risorse idriche è fondamentale il gioco di squadra per guardare non solo ad un futuro davvero sostenibile, ma anche ad un presente da costruire assieme tra amministratori e cittadini.

In serata, poi, abbiamo scelto di lasciarci andare a delle suggestioni con un maestro come Gabriele Vacis, che con Marco Paolini aveva raccontato la tragedia del Vajont, il quale affida a dei giovani attori la guida della riflessione sul clima che cambia. La giornata del 22 marzo, infine, sarà solo l’apice di un calendario di appuntamenti collaterali a cui Viacqua parteciperà in collaborazione con Viveracqua, Acqua in Rete Bacchiglione e con il Comune di Vicenza.»

La Giornata Mondiale dell’Acqua

Istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, mira al raggiungimento dell’obiettivo di Sviluppo Sostenibile n.6 per “l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030”. Per questo, nel mondo, vengono organizzate iniziative ed eventi per sensibilizzare e aumentare la consapevolezza di istituzioni e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico, partendo dalla considerazione che conoscere l’importanza della risorsa, contribuisce ad un suo uso più efficiente, responsabile e sostenibile.

Ogni anno, viene identificato un tema per la giornata. Per il 2024 il tema è “Water for Peace” (Acqua per la Pace): scarsità, inquinamento, mancanza di un equo accesso alla risorsa idrica possono diventare le cause di conflitti. Va invece promosso un impegno comune per la protezione e la conservazione di questa importante risorsa.

Anche in Italia si continuano a “combattere” delle “guerre per l’acqua”, come effetto di una risorsa che non è più abbondante come un tempo, per effetto dei cambiamenti climatici, e neppure di qualità eccelsa, a causa delle sempre più numerose fonti di pressione e contaminazioni che rischiano di comprometterla.

In Veneto sull’acqua si sono consumati diversi conflitti, come nei casi della costruzione dei canali ARICA e LEB, ma anche più di recente con il testa a testa con il Trentino per la fornitura d’acqua a sostegno dell’agricoltura colpita dalle frequenti siccità o l’acceso dibattito tra sostenitori e detrattori di bacini di laminazione e dighe.

Lo stress idrico, che oggi interessa anche un’area tra le più piovose e ricche d’acqua come l’alta pianura vicentina, comporta una drastica riduzione dei quantitativi d’acqua che prima si ritenevano infiniti. Oggi le esigenze dei diversi soggetti coinvolti nella gestione dell’acqua e di chi ne fa uso devono trovare un accordo.

Quella che fino a pochi anni fa era una complessità globale è diventata una complessità anche a livello locale.

Fare pace con la risorsa idrica e con il territorio significa quindi promuovere azioni congiunte volte a conservarla e proteggerla, contro sprechi e inquinamento.

Viacqua da anni porta avanti progetti condivisi con altri gestori idrici, con ATO e Consorzi di Bonifica, ma anche con il mondo dell’istruzione e della ricerca, per fare cultura ambientale e costruire una nuova sensibilità nei confronti della risorsa idrica.

Lo spettacolo

Storie d’acqua. Meditazione sul clima è una lecture show che affianca le risposte di scienziati, mistici e scrittori alle domande, paure e speranze della generazione che vive il cambiamento climatico come una battaglia mondiale da perseguire attraverso azioni quotidiane.

A partire da opere letterarie e testi scientifici, attraverso racconti e musica, la scenofonia di Roberto Tarasco, Erica Nava, Pietro Maccabei, Daniel Santantonio, della Compagnia PEM Potenziali Evocati Multimediali diretta da Gabriele Vacis, accompagneranno il pubblico in un arabesco di storie.

Produzione ArtistiAssociati Gorizia.

“Era una di quelle giornate in cui tra un minuto nevica. E c’è elettricità nell’aria. Puoi quasi sentirla… mi segui? E questa busta era lì; danzava, con me. Come una bambina che mi supplicasse di giocare. Per quindici minuti. È stato il giorno in cui ho capito che c’era tutta un’intera vita, dietro a ogni cosa. A volte c’è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla… Il mio cuore sta per franare.” American Beauty // Sam Mendes

Il 15 maggio 2023 per l’Italia è scoccato l’Overshoot day, il giorno nel quale l’umanità consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell’intero anno. Nel mondo nel 1973 l’Overshoot day cadeva il 3 dicembre: si sforavamo di pochi giorni il nostro budget annuale. Nel 2003, il 12 settembre, nel 2023 il 2 agosto. La data è sempre andata anticipandosi e il debito ecologico è cresciuto.

Che cosa resta quando non c’è più un dopo perché il dopo è già qui?
Generazioni di scienziati, mistici e scrittori hanno offerto in risposta le loro visioni di luce e tenebra. Hanno prospettato inferni d’acqua e di fuoco e aldilà celesti, fini irrevocabili e nuove nascite, ci hanno variamente affascinati o disgustati, rassicurati o atterriti.

“Non si è mai al sicuro, in nessun posto. Quando c’è di mezzo l’acqua”: la forza dell’acqua ti viene a prendere dovunque sei, quando meno te l’aspetti. È una metafora della vita stessa, che continua a riservare sorprese anche quando sembra dominata dall’enfasi della sicurezza. Acqua del Mediterraneo, acqua del Polesine, acqua dello Tsunami, acqua dei mille posti inondati, più o meno conosciuti: vicende terribili, dalle quali chi è riuscito a sopravvivere ha ricavato una nuova consapevolezza della precarietà umana ed ha trovato la forza per continuare a vivere.