Il 7 gennaio – ha reso noto il Comune – è stato notificato a Palazzo Trissino un ricorso straordinario al Capo dello Stato presentato da Italia Nostra e Civiltà del Verde contro il Comune e il Ministero per il beni e le attività culturali – Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza: “Prendiamo atto – è il commento dell’assessore Claudio Cicero– ma in attesa di conoscere l’esito del ricorso noi procediamo serenamente con l’esecuzione dei lavori regolarmente autorizzati”.
“Riqualifichiamo le antiche serre di Parco Querini realizzando un progetto che recupera un’area oggi profondamente degradata. Opereremo nel rispetto del valore storico del luogo in totale accordo con la Soprintendenza. L’iniziativa risale alla precedente amministrazione. A noi il compito di realizzare speditamente e nel migliore dei modi i lavori già finanziati per 1 milione e 250 mila euro”. Il commento – in una nota comunale – è dell’assessore alle infrastrutture che mercoledì mattina si è recato a Parco Querini per fare il punto sui lavori, ora che è stata completata la bonifica bellica.
“Dalla prossima settimana – ha annunciato l’assessore – per consentire il completo allestimento del cantiere l’ingresso al parco da viale Rodolfi sarà chiuso al pubblico che, in alternativa, potrà utilizzare un nuovo cancello accessibile poco più avanti in direzione ospedale, all’interno dell’area di parcheggio”.
I lavori dureranno 455 giorni, cioè fino ad aprile 2020, ed andranno ad eseguire quanto previsto da due diversi progetti tra loro integrati, ovvero quello finanziato per 1 milione e 50 mila euro dal bando Periferie e quello del valore di 150 mila euro risalente al bilancio partecipato del 2016.
Come hanno ricordato gli architetti Stefano Notarangelo e Alberto Albiero, del gruppo di progettazione, l’intervento consentirà il recupero conservativo delle ex serre in funzione museale e ludico didattica, prevedendo il sostanziale mantenimento di tutti gli elementi superstiti e l’eliminazione dei prefabbricati impropriamente addossati ai manufatti storici proprio in corrispondenza dell’ingresso al parco. Insieme al consolidamento e al restauro conservativo delle antiche serre, saranno realizzati in materiale metallico molto leggero i padiglioni dei nuovi servizi igienici e dei locali tecnici, raggiungibili attraverso un percorso flottante in doghe di legno che non intaccherà il manto erboso del parco.