Passaporti lenti, il ministro Piantedosi risponde a Zanettin: “La soluzione dal progetto Polis, e per chi deve partire un’agenda prioritaria”

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Passaporti lenti: tra le soluzioni il progetto Polis che coinvolge le poste e un'agenda prioritaria per chi deve partire
Passaporti, cambia il sistema di prenotazione

Il tema annoso del ritardo nel rilascio dei passaporti, è stato oggi al centro del question time in Senato richiesto dal senatore vicentino Pierantonio Zanettin (FI), con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

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Il sen. Pierantonio Zanettin

Così Zanettin ha spiegato la situazione “Abbiamo presentato questa nostra richiesta di question time al ministro Piantedosi per fare con lui il punto della situazione relativa ai tempi che sono necessari per il rilascio dei passaporti. Come il Ministro sa molto bene, si tratta di un tema molto sentito e di grande interesse che coinvolge larghe fasce di popolazione su tutto il territorio nazionale, in quanto il problema sussiste da Nord a Sud.

Va detto che il sistema delle prenotazioni online non funziona, i cittadini sono costretti a mettersi la mattina davanti al computer fra le ore 8 e le ore 8,01 per cercare di prendere un agognato appuntamento che il più delle volte non arriva, pertanto i tentativi si susseguono di settimana in settimana. Ciò crea un clima di esasperazione e di rabbia, tant’è che, poi, molto spesso, soprattutto quanti chi ha proprio necessità del passaporto è costretto a ricorrere a delle agenzie a pagamento. Abbiamo verificato che in questo caso arrivano addirittura a concedere le credenziali del loro Sistema pubblico di identità digitale (SPID) alle agenzie per poter accedere al portale e quindi mettono anche a rischio la propria privacy, dando a terzi la possibilità di accedere allo SPID. Si sono creati gravissimi danni all’economia, soprattutto nel settore turistico e alle famiglie che magari devono mandare i propri figli in America per i corsi estivi e che non trovano gli appuntamenti per i passaporti. C’è pertanto la necessità di un intervento.

Signor Ministro, noi siamo perfettamente consapevoli, avendolo verificato, che in questi ultimi anni il numero dei passaporti è molto lievitato rispetto al passato e questo dimostra uno sforzo notevole da parte del personale delle questure, però non basta e dobbiamo risolvere questo problema che riguarda i cittadini. Oggi saremo quindi molto attenti a conoscere le sue risposte, perché il tema è molto sentito.

Il ministro dell'Interno Piantedosi
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Questa la risposta del ministro Piantedosi: “La soluzione della questione dei tempi di rilascio dei passaporti è affidata all’attuazione del progetto Polis, citato peraltro dagli onorevoli interroganti, a cui il Governo ha dato avvio in questi giorni e che sarà progressivamente esteso a tutti i Comuni con meno di 15.000 abitanti ed in prospettiva anche a quelli con popolazione superiore su tutto il territorio nazionale. Grazie al progetto Polis i cittadini potranno richiedere o rinnovare il passaporto, presentando la documentazione direttamente agli sportelli di Poste Italiane, senza doversi recare in questura e con la possibilità di ricevere il passaporto a domicilio. L’attuale fase di sperimentazione, avviata in due Comuni in provincia di Bologna, ha già consentito il rilascio dei primi passaporti, anche con consegna al domicilio del richiedente.

In attesa della piena attuazione del progetto Polis, prosegue il notevole sforzo organizzativo delle questure, accompagnato da ulteriori interventi di potenziamento delle risorse umane e strumentali a disposizione degli uffici. Come ricordato dall’onorevole interrogante, questo straordinario impegno è comprovato dal rilascio nel 2023 di 2.750.000 passaporti, cioè un milione in più rispetto a tutti gli anni del periodo pre-pandemico. I dati di quest’anno mostrano un trend in ulteriore miglioramento: sono stati emessi circa 250.000 passaporti al mese dall’inizio dell’anno, mentre nei primi dodici giorni di marzo ne sono stati emessi 113.000, con la previsione di chiudere il mese con oltre 300.000 documenti rilasciati. Aggiungo che, per venire incontro ai cittadini che hanno esigenze di un rilascio urgente (legato cioè a motivi di salute, studio, lavoro, turismo), è già operativa in 52 Province un’agenda online prioritaria. A partire dalla prossima settimana, le nuove modalità operative dedicate a tali esigenze saranno adottate su tutto il territorio nazionale e confidiamo in tal modo di realizzare una progressiva riduzione dei tempi di attesa. Tutto questo, come l’interrogante stesso ha sottolineato, si è reso necessario perché l’aumento esponenziale e ravvicinato del numero di istanze di rilascio di passaporti registrato, come ho detto, nel periodo post-pandemico, ma anche a causa, ad esempio, di situazioni come la Brexit, ha fatto emergere la necessità di ridisegnare le procedure fino ad oggi utilizzate per snellirle, alleggerire le attività amministrative svolte dalle questure e renderle sempre più rispondenti alle esigenze dei cittadini.

Così la replica di Zanettin: “Ringrazio il signor Ministro che ci ha dato delle informazioni molto utili e decisive per quanto riguarda la soluzione di questo annoso problema. Il progetto Polis rappresenta sicuramente un grosso passo avanti. Devo dire che anche la sperimentazione, citata poc’anzi, che è partita in alcune città (tra l’altro a Vicenza, da dove provengo), insieme alla possibilità inserita nel portale di una nuova opzione per la necessità del rilascio del passaporto per viaggi programmati entro trenta giorni, è sicuramente una soluzione molto utile, innovativa, che proprio in queste ore viene varata e che consentirà di risolvere almeno i problemi più urgenti.

Fino ad oggi devo riconoscere che il personale delle questure – parlo per la mia città – è stato lodevole nell’impegno di adempiere anche a richieste urgenti e questo ha consentito di tamponare almeno i casi più eclatanti. Certamente dobbiamo mettere a norma il sistema e consentire al cittadino, senza troppe peripezie, di ottenere quello che è un suo diritto, il passaporto, in tempi ragionevoli e senza adempimenti burocratici eccessivi”.