Decreto sicurezza, Pavanello (Anci Veneto) al comitato direttivo: “confronto e non disobbedienza dei sindaci”

277

La presidente di Anci Veneto, Maria Rosa Pavanello, ha partecipato al comitato direttivo dell’Anci allargato ai sindaci dei Comuni capoluogo di provincia con all’ordine del giorno della riunione valutazioni e proposte sul decreto sicurezza e sulla legge di bilancio.

La presidente di Anci Veneto ha commentato così la riunione: “è stato un incontro positivo dove ci siamo confrontati in un clima positivo e di dialogo. L’intervento del Presidente Decaro è stato di grande responsabilità ed equilibrio ed ha sottolineato l’importanza del dialogo istituzionale confermato dall’incontro con il Premier Conte in cui mettere sul tavolo le nostre proposte tecniche per migliorare un decreto che tocca da vicino i territori e le comunità. Con la sua relazione il presidente ha dimostrato che l’Anci è davvero la casa di tutti i sindaci”.

L’Anci Veneto si è presentata al direttivo con una posizione condivisa individuata nell’incontro di ieri con i sindaci dei Comuni capoluogo come spiega la Presidente: “la posizione di Anci Nazionale di oggi va nella direzione di quanto auspicato da Anci Veneto nei giorni scorsi e confermato dalla riunione di ieri dove è stato ribadita l’importanza di rispettare la legge individuando, nel contempo, ipotesi migliorative. Certamente il decreto sicurezza, come ogni provvedimento, può essere criticato e modificato, ma un aspetto come la legalità non può essere messo in discussione”.

“Il confronto e non la disobbedienza – spiega Pavanello – sono alla base della dialettica democratica per questo condivido le parole del presidente Decaro che ha annunciato l’incontro di natura tecnica con il Presidente del Consiglio con una delegazione ampia di Anci per cercare con il dialogo di trovare delle eventuali soluzioni condivise e correttivi al decreto”.

“In Anci Veneto – continua la presidente di Anci Veneto – stiamo monitorando insieme ai sindaci gli effetti delle norme sull’attività dei Comuni e sul vissuto quotidiano dei cittadini in termini di sicurezza e legalità. Tra le maggiori preoccupazione dei sindaci c’è il taglio ai fondi per l’accoglienza con il rischio che la decurtazione possa ricadere sulle spalle dei Comuni che già devono fare i conti con enormi difficoltà di bilancio. E le cooperative in queste settimane ci hanno segnalato la medesima preoccupazione”.

“La politica – conclude Pavanello – non deve entrare nelle stanze dei Comuni e dei sindaci perché questo avvelena il clima istituzionale. La scelta del dialogo è del confronto è sempre la via maestra per riuscire a rispondere alle istanze dei cittadini e dei territori”.