Vicenza, città (quasi) bellissima: TAV e alpini “regalano” un lifting alla stazione dei treni

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Una stazione senza orologio che stazione è?
Vicenza 21-03-24 stazione ferroviaria FOTO/FRANCESCO DALLA POZZA-COLORFOTO

Prosegue il reportage che ha portato al libro Vicenza (quasi) bellissima con una serie di aggiunte di luoghi che sarebbe il caso di sistemare. Uno dei luoghi prescelti era proprio la stazione dei treni, che per uno strano tempismo o per coincidenza di vedute è entrata nel mirino anche dell’amministrazione e a quanto pare godrà di un completo restyling. Abbiamo comunque colto l’occasione per una riflessione.

Quando vivevo a Padova e lavoravo a Vicenza, arrivando in treno, mi colpiva sempre la vetrina della libreria Mondadori. A differenza dei soliti bestseller commerciali, infatti, sfoggiava libri insoliti, come le poesie di Houllebecq o la storia illustrata a fumetti dei Black Sabbath.

Purtroppo da circa un paio d’anni la libreria ha chiuso e ora rimane una vetrina vuota, che si aggiunge a quelle che già c’erano e che contribuiscono al senso di fatiscenza di una stazione di una città non enorme, ma comunque importante, che però dal 2020 non ha più nemmeno l’orologio, ha una sola uscita verso il centro e non ha un sottopassaggio pedonale.

E pensare che, grazie a Monte Berico, chi aspetta il treno gode di una bella vista panoramica che altre città non hanno. Ma altre città, come Treviso e Padova, hanno in compenso un’altra uscita, oltre a quella che porta verso il centro. Nel caso di Vicenza, si sarebbe potuto pensare ad un’uscita Gogna/Ferrovieri, con un cavalcavia che collegasse la stazione a viale Fusinato. Anche l’uscita verso il centro lascia a desiderare non essendoci un sottopassaggio che permetta ai pedoni di attraversare senza rischiare di intasare il traffico, o peggio, di farsi male.

spazi vuoti alla stazione dei treni
Vicenza 21-03-24 stazione ferroviaria interno FOTO/FRANCESCO DALLA POZZA-COLORFOTO

Per fortuna si vede una luce in fondo al tunnel, in quanto proprio in questi giorni il sindaco Giacomo Possamai ha annunciato che alcuni lavori riguardanti la stazione dei treni, già previsti in ambito TAV per il 2027, saranno anticipati e in parte conclusi già nel giro di un paio di mesi. Lo scopo è quello di farsi bella per l’arrivo di migliaia di alpini durante l’adunata nazionale del 10-12 maggio. Il resto dei lavori sarà completato, dice il sindaco, nel 2025, e poi, nel 2027, i vicentini avranno una stazione completamente rinnovata.

Le novità riguarderanno un accordo per riportare i negozi dentro la stazione. Non tornerà purtroppo la libreria, bensì ci sarà una gelateria e una o due sedi di associazioni onlus. Inoltre verrà realizzato uno spazio interno per parcheggiare le bici (a questo punto ci vorrebbe anche una ciclabile che portasse facilmente i ciclisti in centro, oltre a quella che dovrebbe portare gli studenti in viale Margherita passando per viale Risorgimento). Last but not least verrà ripristinato (e saria anca ora) l’orologio, elemento fondamentale in una stazione.

negozio vuoto stazione
Vicenza 21-03-24 stazione ferroviaria negpzio vuoto FOTO/FRANCESCO DALLA POZZA-COLORFOTO

Per concludere, Vicenza avrà finalmente una stazione degna di una città patrimonio Unesco, quindi con possibile vocazione turistica, con un’università in espansione, una squadra di calcio storica e una fiera importante. Lo farà, ahimé, non grazie a una pianificazione, a una precisa visione amministrativa, ma in parte come compensazione di un’opera devastante per alcune zone della città e in parte per fare bella figura con gli alpini. Sarebbe bello, in futuro, che le opere utili a rendere la città più bella e funzionale non fossero frutto solo di eventi straordinari ed esterni.