Terzo mandato, Villanova (Lega-LV): “Il volere dei cittadini è chiaro. Chi ci rappresenta a Roma ne prenda atto”

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Alberto Villanova, capogruppo della lega in Consiglio regionale, su autonomia contro Todde
Alberto Villanova, capogruppo Lega-LV in Consiglio regionale

Il capogruppo consiliare Alberto Villanova della Lega – Liga Veneta così ha commentato il sondaggio pubblicato oggi in merito al via libera per il terzo mandato di sindaci e presidenti di regione. “Il sondaggio Demos riporta quello che sosteniamo da tempo: i cittadini vogliono essere liberi di poter scegliere chi li governa. Emblematico il risultato sugli elettori di Fratelli d’Italia, dei quali l’82% è a favore del terzo mandato per sindaci e presidenti di Regione. Chi ci rappresenta a Roma ne prenda atto”.

“Il risultato è chiaro e ribadisce ciò che noi sosteniamo da tempo: i cittadini vogliono essere liberi di scegliere chi li governa. Questo sembra sfuggire a Roma. La percentuale dei favorevoli supera il 75% tra gli elettori di Lega e Forza Italia, addirittura arriva all’82% nell’elettorato di Fratelli d’Italia. Un dato che da solo dice tutto. Ma questa fotografia –continua il capogruppo a Palazzo Ferro Fini– è la rappresentazione plastica di ciò che pensano i cittadini. Questi ultimi sono convinti, come lo siamo noi, che a un eccellente amministratore va data la possibilità di un confronto continuo. D’altronde, il consenso del Presidente, come di tanti altri bravi amministratori, non si basa sulle parole ma su fatti concreti. Quei fatti che attestano i primati del Veneto in tante classifiche, dalla sanità alle infrastrutture. Su questo si basa il consenso che ha consentito alla nostra squadra di guidare il Veneto in questi ultimi anni, basato sulla fiducia nei confronti del presidente che si rinnova di anno in anno. Mi auguro – conclude il capogruppo – che i parlamentari che si oppongono al terzo mandato prendano atto della volontà del popolo e che si avvii un confronto serio sulla possibilità, per sindaci e presidenti di Regione, di potersi confrontare liberamente con l’elettorato. Si chiama democrazia”.