(Adnkronos) – Da allenatore il derby della Capitale "cambia" dice in conferenza stampa il tecnico giallorosso Daniele De Rossi parlando del derby Roma-Lazio – che si giocherà domani, sabato 6 aprile, alle 18. "Con gli anni ero diventato abbastanza bravo a gestirla. Mi rendo conto, che aldilà del ruolo, credo che sia un vantaggio dell'età perché anche oggi mi sento abbastanza tranquillo nonostante sia emozionato per il fatto di dover affrontare una sfida così bella – ha proseguito – I ragazzi la stanno approcciando bene, lavorano forte. Cerchiamo di dare equilibrio, la carichiamo il giusto senza andare troppo oltre". Ricordando i derby da giocatore, De Rossi ha affermato: "Sono tanti i derby che mi son rimasti dentro, notti fantastiche e notti meno belle. Se giochi 20 anni in un posto non puoi ricordare solo cose belle. Ripenso al primo derby, con il gol di tacco di Mancini, ero l'uomo più felice del mondo a fine gara, ero giovane, sono cose che non dimentichi. Ne ho giocati tanti, ricordo con piacere il fatto di soffrirlo nei primi anni, entravo in campo teso, poi ho iniziato a giocarli, bene o male, i primi non li ho giocati veramente". "In un derby devi preparare tutto – ha poi sottolineato il tecnico – devi preparare un partita normale sapendo che è una partita che non ha conseguenze normali, che si porta dietro uno stress diverso, C'è qualcosa di diverso, soprattutto per noi che in questo periodo abbiamo un record negativo nei derby. C'è una voglia di rivalsa ma senza andare oltre, perché poi c'è da preparare una partita di calcio contro una squadra forte. Dobbiamo restare lucidi". Che Lazio si aspetta De Rossi? "Abbiamo poco per fare ipotesi sulla Lazio, ci concentriamo su di noi, conoscendo comunque la filosofia di gioco di Tudor – ha affermato il tecnico giallorosso – Ipotesi vere e proprie sulla formazione non ne sappiamo fare, perché abbiamo visto veramente poco finora". "Ci sono tante cose che tu prepari, a volte in base agli avversari fai delle scelte, ma non ci stravolgiamo per gli avversari – ha sottolineato quindi – Potrebbe succedere qualora dovessimo incontrare giocatori veramente unici, in futuro". Igor Tudor "è un allenatore importante, con un'idea ben precisa, una filiera di allenatori con Gasperini come capostipite. Lui è molto intelligente, sa che non con tutti si può fare un tipo di calcio come con l'Hellas Verona. Dipende molto dai giocatori che ha trovato. Lo stimo molto". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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