Conte: “Io con Schlein se lei si libera di cacicchi e capibastone”

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(Adnkronos) – Se Elly Schlein ''vuole mantenere fede all'impegno preso nel marzo del 2023, quando fu acclamata segretaria del Pd al grido di 'libererò il partito da capibastoni e cacicchi', parole sue, troverà in me il più grande partner favorevole a quest'operazione''. Il leader M5S, Giuseppe Conte, si esprime così a 'Accordi&Disaccordi' sul Nove parlando del rapporto con il Pd guidato da Elly Schlein. L'intesa tra M5S e Pd si è arenata dopo la decisione di Conte di abbandonare le primarie in programma a Bari. ''Sono sereno ma preoccupato per la situazione generale'', aggiunge.  "Noi non avevamo un candidato, non ho mai indicato un candidato.In una riunione a Roma con Decaro ed Emiliano ho detto 'non vi va bene Laforgia e non mi state spiegando perché, ok, allora trovatelo voi il candidato. E' giusto che lo troviate voi, io non ho titolo per indicarlo, portateci un nome che possiamo tutti condividere. Il risultato sapete qual è stato? Che mi hanno proposto il capo di gabinetto uscente della Giunta Decaro. Una persona brava, per bene, ma con questa prospettiva, visto che stanno chiedendo lo scioglimento del Comune per mafia, ci presentiamo tutti abbarbicati sul capo di gabinetto della Giunta… E' stato questo l'indebolimento di uno schema politico…''.  
Conte ha smentito di non aver avvertito Elly Schlein della sua scelta di 'strappare': ''Non è vero che quando abbiamo annunciato" la nostra decisione, "non ho avvertito Schlein, l'ho sentita 20 minuti prima e ci sono stato venti minuti al telefono''. ''Io non ho detto a Schlein sono ultimativo e definitivo – ha precisato l'ex premier – io le ho detto pensaci un attimo e fammi sapere''. ''Noi non siamo attrezzati per competere sulle primarie – aggiunge – , perché è chiaro che sulle primarie il Pd è molto più attrezzato come partito, le vincerebbe sempre…''. ''Il Pd in mesi non mi ha portato un altro nome. Ora dove lo troviamo… Ho detto a loro 'ditemi una ragione ostativa''' su Laforgia…''Hanno scelto poi il loro candidato, secondo me male. Ma mi devono dire: perché dovremmo dire no a Laforgia. E' una persona stimata, stimatissima, lo dice lo stesso Pd, non capisco. Se Laforgia si ritira, allora ne prendiamo atto, ma se non si ritira, il Movimento cinque stelle ha una linearità e non c'è motivo per abbandonarlo''. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)