Alpini, libri e cinema: al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza protagonisti… anche i fedeli muli

447
alpini

Duplice appuntamento sabato 4 maggio 2024 alle 10 al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza nell’ambito dell’Adunata nazionale degli Alpini.

“L’appuntamento – spiegano gli organizzatori – è con la storia, quella con la S maiuscola, e le storie, quelle che meriterebbero l’intero maiuscolo. Perché la storia l’hanno scritta, con quello che hanno vissuto, subito, osato e sacrificato, gli uomini, le donne e, nel caso degli Alpini, anche i muli”.

Il Generale Fabio Palladini presenterà il suo recente libro “Il mulo, l’ibrido alpino” (Italia Storica Edizioni). Aldilà di un doveroso inquadramento storico sull’impiego del mulo nel Regio Esercito (il cui inizio coincide con la nascita degli Alpini nel 1872) –si legge nella prefazione del presidente nazionale Ana, Sebastiano Favero-, il libro riporta le conoscenze e le tecniche che erano alla base del suo impiego nelle Batterie di Artiglieria da montagna e nelle Compagnie Mortai dei Battaglioni Alpini e tratteggia con dovizia di particolari, noti solo a chi ha vissuto quella bellissima realtà, i problemi che comportava il movimento di unità someggiate in terreni vari e nelle più diverse condizioni ambientali”. Ma non si tratta solo un testo storico sul ruolo tecnico e la gestione del mulo, in dotazione alle truppe e indispensabile supporto nell’ambiente montano in cui si trovavano a combattere, ma anche un omaggio a quello che era un fedele compagno di avventura e sventura. Una sorta di manuale di scuderia, ma molto evocativo. 

Michele Bottazzi, discendente di famiglia Alpina, autore del romanzo “Il Signore delle Cime” (Pagine editore) ora porta sul grande schermo la sua storia, ovvero quella di un gruppo di Alpini della mitica Brigata Julia che, sopravvissuti alla steppa russa e rientrati a casa dopo l’armistizio, si trovano ancora a combattere una battaglia che non è la loro e a sacrificare la vita per quella degli altri. La sceneggiatura dell’omonimo film -dal cast impreziosito di famosi e navigati attori, da giovani promesse e pure dalla campionessa olimpica Manuela Di Centa-, in virtù dei valori che esprime, ha ricevuto il plauso del Presidente della Repubblica Mattarella e importanti patrocini, tra cui anche quello dell’ANA. Così come nel libro, anche nella versione cinematografica si dà ampia luce e il doveroso riconoscimento, oltre che ai valori alpini, al ruolo insostituibile delle donne. Donne che, tra l’altro, saranno numerosissime anche dietro le telecamere. Le riprese, tra Veneto e Friuli, cominceranno a marzo-aprile 2025 e quindi la presentazione di sabato 4 maggio sarà una golosa anteprima. 

Inoltre, sempre sabato 4 maggio, ad Arzignano Bepi De Marzi e Luca Balsemin
ricordano Giulio Bedeschi, Mario Rigorni Stern e Fabio Filzi con “Dispersi nel silenzio, prossimi alle stelle”.

Una serata speciale, tra note e parole, organizzata dal locale Gruppo Alpini, in onore degli illustri arzignanesi (di nascita o di adozione) che qui, in quella che allora era la retrovia del conflitto, vissero e lasciarono il segno.

Ad aprire la serata di sabato 4 maggio, alle 20.45, al Teatro Mattarello di Arzignano sarà lo scrittore e appassionato di storia locale Luca Balsemin, che racconterà degli arzignanesi (di nascita o d’adozione) coinvolti nella Grande Guerra, in particolare di Fabio Filzi, irredentista trentino che soggiornò alcuni mesi ad Arzignano, allora retrovia del conflitto.
Subito dopo, l’illustre arzignanese Maestro alpino Bepi De Marzi renderà omaggio alla figura di Giulio Bedeschi, alpino medico e scrittore, suo concittadino e amico, ai cui scritti si è ispirato per alcuni dei suoi canti più famosi. Non dimenticherà nemmeno l’altro grande amico alpino Mario Rigoni Stern, che Arzignano ebbe l’onore di ospitare per qualche anno.

A intervallare i ricordi, i canti del coro locale Le Voci del Sese, diretto da Riccardo Baldisserotto.