Sterminati rospi del Lago di Fimon a seguito di manifestazione sportiva, SOS Anfibi Vicenza chiede maggiore attenzione

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Sterminati rospi del Lago di Fimon

Migliaia di rospi del Lago di Fimon sono stati sterminati nello scorso weekend a causa degli effetti di un evento sportivo. La denuncia proviene dai volontari di SOS Anfibi Vicenza secondo i quali la morte di molti “giovani anfibi intenti a lasciare le acque del lago per migrare verso le zone limitrofe” è stata causata dal “passaggio di ciclisti e mezzi di supporto per una manifestazione ciclistica, di grande impatto e portata, autorizzata dalla Provincia” di Vicenza.

Sulla loro Pagina Facebook, gli attivisti vicentini hanno postato diverse immagini che testimoniano quanto accaduto (clicca qui).

Secondo gli ambientalisti, l’autorizzazione fornita all’evento sportivo è in contrasto con quella rilasciata ai volontari per chiudere un tratto di strada attorno al lago per effettuare interventi di salvataggio degli anfibi stessi.

“Grazie all’intervento delle Guardie Zoofile ENPA – raccontano i componenti di Sos Anfibi Vicenza – e alle segnalazioni di numerosi volontari delle associazioni ambientaliste locali, è stato possibile un confronto con gli organizzatori dell’evento sportivo e, per la giornata di domenica, si è riusciti a modificare il percorso di gara in programma, evitando in questo modo ulteriori uccisioni di piccoli rospi in migrazione”.

Per il futuro, le associazioni animaliste chiedono un confronto preventivo per individuare periodi dell’anno per lo svolgimento di attività sportive e ridurre i rischi per gli anfibi e per l’ecosistema del lago in generale.

Difatti, “questo periodo dell’anno – spiegano da Sos Anfibi Vicenza – è il meno adatto ad eventi pubblici: il ciclo biologico raggiunge una fase particolarmente delicata per l’intero ecosistema. Oltre all’uscita dal lago dei giovani anfibi, è anche periodo di nidificazione e successive nascite di uccelli ed altre specie di fauna selvatica che vivono attorno al lago.

Per i motivi sopracitati, riteniamo che l’aver autorizzato il passaggio di centinaia di persone, quad, moto, bici, e l’uso di musica ad alto volume, con conseguente impatto antropico e acustico non solo per la fauna selvatica ma anche per gli stessi visitatori del lago, abbia vanificato anni di interventi che decine di volontari portano avanti gratuitamente a salvaguardia del sito.

Non riusciamo a comprendere come sia potuta accadere questa spiacevole situazione considerato che lo stesso Servizio Difesa Suolo della Provincia qualche giorno prima dell’evento aveva suggerito di modificare per tempo il percorso”.

Il Lago di Fimon – viene ricordato – fa parte dell’oasi naturalistica Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale “Colli Berici”, motivo per il quale l’organizzazione di attività potenzialmente impattanti dovrebbe tenerne conto.

L’appello è condiviso anche da Amici Val dei Mulini, Comitato Risorgive di Bressanvido, Legambiente Vicenza APS, LIPU Vicenza, Naturalisti Vicentini e WWF Vicenza-Padova.