Dura presa di posizione nei confronti della Regione Veneto da parte dei consiglieri regionali del Pd Veneto Chiara Luisetto, Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni, dopo quanto emerso nella Conferenza di servizi sulla bonifica e in particolare dopo l’appello lanciato dal Comune di Trissino per un intervento immediato di bonifica e per scongiurare nuove fuoriuscite di Pfas dal sito ex Miteni. “È la dimostrazione – dicono i tre consiglieri Pd – di una passività cronica della Regione, fatto gravissimo che denunciamo da tempo. Un’assenza che risale ai tempi dei primi allarmi e che si protrae oggi, visto che le bonifiche non sono ancora partite, che si è fermi alla fase della caratterizzazione e che nulla è stato fatto per imporre il divieto dei Pfas in Veneto. Ora emerge come l’indagine georadar sia incompleta e manchino ancora le indicazioni per impedire la fuoriuscita del plume a sud. L’esasperazione di un territorio ha però una origine politica chiara, che chiama direttamente in causa la Giunta regionale”.
Luisetto, Bigon e Zanoni definiscono inaccettabile l’inerzia della Regione di fronte ad un disastro ambientale, e citano lo studio dell’Università di Padova che ha dimostrato la correlazione tra la presenza dei pfas e i danni alla salute dei cittadini: “Con preoccupazione – concludono -, constatiamo ancora una volta come, sul fronte delle contromisure, si sia ben lontani dalla protezione e dalla messa in sicurezza dei cittadini, con un macigno di irresponsabilità da attribuire chi da lustri guida questa Regione”.
Un summit a Padova
Nel frattempo sul tema dei Pfas è in programma un summit nazionale per dettare le linee guida sanitarie per le popolazioni esposte.
Il convegno è in programma sabato 11 Maggio a Padova al palazzo del Bo, dalle 9 del mattino alle 17. Si intitola “Pfas: valutazione del rischio nella filiera agroalimentare dalla produzione primaria al confezionamento. Una visione one health” ed è organizzato da Fondazione per lo studio degli alimenti e della nutrizione (Fosan) e Fondazione Foresta Onlus. I massimi esperti del settore insieme alle istituzioni nazionali e del territorio affronteranno il caso dell’inquinamento da composti perfluoroalchilici (Pfas) che, oltre al territorio Veneto, recentemente sta emergendo come problema esteso a tutto il territorio nazionale: particolarmente colpite anche le regioni Piemonte e Lombardia, soprattutto nell’area metropolitana di Milano, e anche Emilia Romagna e Toscana.
Il convegno di sabato 11 maggio si prefigge di tracciare una linea condivisa nel proporre comuni strategie di intervento sanitario e di prevenzione nelle popolazioni a elevato rischio espositivo ai PFAS, dei protocolli validi per tutti che hanno l’ambizione di diventare delle linee guida di buone prassi per tutelare la salute dei residenti.