Il collega consigliere comunale di opposizione – scrive in una nota Roberto Cattaneo, capogruppo FI in Consiglio Comunale – si oppone ancora una volta alla verità. Questo in relazione alla mostra “Il trionfo del colore”. Più volte è stato chiarito che sia l’impianto iniziale della mostra è opera di personaggi che hanno lavorato in sintonia con la passata amministrazione.
Loro la scelta di trasferirla, dopo la presenza al Pushkin di Mosca a Vicenza e al Chiericati. Se il Chiericati non è ritenuto ad atto alla presentazione di mostre di questo genere allora vuol dire semplicemente che il consigliere Colombara di mostre se ne intende poco oppure che se ne intendevano poco chi l’ha progettata per il Chiericati.
Inoltre vi sono mostre che posizionate in alcuni spazi attirano le masse, altre che sono legate a ragionamenti più complessi attirano meno visitatori ma certamente quelli che hanno maggior conoscenza della storia dell’arte del tempo portato in mostra tramite le opere.
Certamente le mostre possono essere veicoli di turismo, ma non è questo il loro compito primario. E’ casomai quello di scrivere una pagina di cultura. Se poi agevola anche il turismo tanto meglio. Colombara prima di insistere con le sue esternazioni del tutto priva di un qualche elemento serio, si informi sul fatto che la Basilica era stata ipotecata, all’epoca della decisione di mandare la mostra “Il trionfo del colore” al Chiericati, da una altra iniziativa della passata amministrazione, come si può facilmente ricavare dal sito del comune.
Inoltre contrariamente agli accordi presi con la Fondazione Roi tutti gli allestimenti della Basilica, eseguiti per l’ultima mostra, sono stati distrutti. Infine provi a cercare quanto sono costate al comune, quindi ai cittadini di Vicenza, le grandi mostre e si renderà conto di come sono state ridotte le casse comunali.
Se ne faranno delle altre ma stia pur certo che i criteri saranno scelti con molta più attenzione del passato.