Europee, Bisin (Azione): “Sì al merito per promuovere giovani e donne”

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Sì al merito come opportunità di futuro per le giovani generazioni”: è uno dei tre “Sì” – assieme al “Sì all’impresa” e al “Sì al nucleare come chiave per l’autonomia energetica” – che compongono il programma elettorale di Lara Bisin, candidata di Azione per il collegio Nordest alle elezioni europee.

Ed è anche il titolo dell’incontro pubblico organizzato per presentarlo, venerdì 17 maggio alle 18.30 nella sede di piazza Pontelandolfo 74, a Borgo Berga, Vicenza. Con Bisin ne discuteranno il segretario provinciale di CISL, Raffaele Consiglio e, in collegamento, l’ex ministra e parlamentare di Azione Elena Bonetti con l’avvocato, ed esperto in materia, Ciro Cafiero. Modera Francesca Carli. 

Un tema che Lara Bisin, 47 anni, imprenditrice, conosce bene, per essersene occupata negli anni in cui è stata Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega all’Education, carica da cui si è dimessa per correre come indipendente nelle liste del partito di Calenda. “Mettere al centro della mia proposta il merito significa pensarlo come chiave per creare nuove opportunità per le giovani generazioni e per le donne. Ma anche per contrastare il fenomeno della fuga di cervelli, che si traduce in un impoverimento strategico del nostro territorio. A partire da investimenti strutturali in formazione permanente, nella promozione dell’incontro tra formazione e lavoro, nell’eliminazione del gap di competenze scientifiche tra i ragazzi e le ragazze. Con un’enfasi sulle materie scientifiche e tecnologiche, tradizionalmente neglette in Italia e invece chiave del futuro, e l’istituzione di un titolo accademico europeo”.

Più in dettaglio, le proposte di Lara Bisin prevedono investimenti sostanziosi e di lunga durata sul binomio Formazione e Lavoro, programmi di formazione permanente dei lavoratori finanziati a livello europeo, un Erasmus plus accessibile a tutti gli studenti europei. “Pensiamo – spiega Bisin – ad un Piano educativo straordinario per la Matematica e il Coding che è poi la lingua del digitale e dell’innovazione, ma anche alla valorizzazione e al giusto riconoscimento del lavoro femminile, sia con la parità salariale sia attraverso la promozione della presenza femminile nel mondo aziendale”.

Tra le altre proposte, infine, quella di un titolo accademico europeo che faciliti la validazione del proprio titolo di studio, a vantaggio di mobilità e interscambio. E un piano per il superamento del cosiddetto mismatch tra competenze, lavoratori e richieste effettive del mondo del lavoro, potenziando la costruzione di rapporti stabili tra università italiane ed europee, ITS e imprese.