Recinzione Campo Marzo Vicenza, via ai lavori entro giugno. Dopo soprintendenza ok anche del ministero

781
parchi gioco recinzione campo marzo vicenza

È arrivato il via libera ministeriale per l’installazione di una recinzione per una parte di Campo Marzo di Vicenza. In precedenza, era stata la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza a esprimere parere favorevole al progetto dell’amministrazione comunale.

L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Vicenza, Cristiano Spiller, si è espresso sulla questione e le sue parole sono state raccolte da Il Corriere del Veneto: “Si tratta di un benestare necessario giacché l’installazione della recinzione è sostanzialmente una modifica al progetto finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il parere del ministero, in sintesi, è questo: se la modifica rispetta i piani economici potete farlo.

La recinzione di Campo Marzo, ancora, prevede anche una guardiania che «sarà affidata con il prossimo bando sorveglianza dei parchi pubblici» dice Spiller. I lavori, stando da quanto emerge da Palazzo Trissino, dovrebbero cominciare entro giugno. Non sarà però un cantiere breve, se non altro per la circostanza che l’installazione prevede un lavoro preparatorio non indifferente.

E non sarà un’installazione che accontenterà tutti. Sul piede di guerra sono i residenti di piazzale Bologna, via Battaglione Monte Berico e via Napoli, che temono una «transumanza» di pusher, tossicodipendenti e in generale vite ai margini sotto gli androni di casa con un incremento del degrado. Cosa per inciso appena successa durante i giorni dell’adunata. Palazzo Trissino sembra oggi focalizzato sull’obiettivo finale, ossia offrire maggiore attrattività, sicurezza e «bellezza» al parco giochi di viale dell’Ippodromo. E questo attraverso una «recinzione all’inglese» di un’altezza tutt’altro che impenetrabile. Al netto della contestazione dei residenti c’è anche chi osserva la mancanza di senso di un parco giochi sicuro quando tutto intorno non lo è, anche alla luce del fatto che all’ingresso del parco bisogna arrivarci senza timori”.

Fonte: Il Corriere del Veneto