(Adnkronos) – Compie dieci anni la Wild Atlantic Way, la strada che corre lungo la costa occidentale dell’Irlanda, guardando all’Oceano, in quell’angolo estremo d’Europa dove il mare nei secoli ha scolpito insenature e scogliere. E’ la via costiera segnalata più lunga del mondo, si estende per ben 2.500 chilometri, dalla regione più settentrionale dell’isola, il Donegal, alla contea di Cork, a sud-est. Si può percorrere in entrambe le direzioni, verso Nord fino a Malin o in direzione Sud fino a Kinsale, attraversando nove contee. Un itinerario turistico creato con lungimiranza un decennio fa, per sviluppare un turismo sostenibile in questa area poco conosciuta, ma anche fragile, e contrastare la crisi che ha colpito pure questo settore dopo il 2007. E che, con i suoi 188 Discovery Point, diventati essi stessi icone da immortalare in foto, ha accompagnato i viaggiatori attraverso località remote e pressoché inesplorate. Un paesaggio incontaminato che ha attratto non solo turisti a caccia di esperienze lontane dai sentieri battuti, ma anche registi e produttori di tutto il mondo: ‘Star wars’, ‘Gli spiriti dell’isola’, ‘Normal People’ e ‘La figlia di Ryan’ sono solo alcuni dei film girati in questo set cinematografico a cielo aperto. A distanza di 10 anni, la Wild Atlantic Way mantiene inalterato il suo fascino e si è rivelata una delle iniziative turistiche di maggiore successo del paese. Un vero e proprio brand che ha contribuito allo sviluppo di una fiorente industria turistica, che ha portato all’economia locale e nazionale un indotto di 3 miliardi di euro. Rispetto al 2013 si registra un +29% di visitatori e un 57% di spesa generata da stranieri. In questi primi dieci anni, le attività legate al turismo sono aumentate del 60% e sono 400 le nuove esperienze offerte ai turisti, dal cicloturismo al trekking. Un percorso epico e selvaggio, fra rocce scoscese, grotte nascoste e spiagge deserte, che può essere esplorato a piedi, in bicicletta, in moto o in auto, in qualsiasi momento dell’anno, sotto il proverbiale cielo di un’isola dove le quattro stagioni si possono vivere in un’ora, con il sole a sorprendere anche nelle giornate tipicamente uggiose. Lungo la Wild Atlantic Way si susseguono 63 spiagge, cinque parchi nazionali, 26 isole abitate e altre centinaia completamente selvagge. E, ancora, due Dark Sky Reserve e il sito di Skelling Michael, patrimonio mondiale dell’Unesco. Di fama mondiale, poi, i campi da golf immersi nel verde, che è emblema dell’isola, e le spiagge dove si può praticare surf nelle migliori condizioni di onde e vento. Con le sue bellezze naturali la Wild Atlantic Way, nei suoi primi dieci anni, è ormai diventata una destinazione famosa a livello internazionale. Ma a renderla caratteristica sono anche i villaggi e le cittadine che si incontrano percorrendola da Nord a Sud, tra fari, castelli, antiche dimore e cottage dai tetti di paglia. Si può soggiornare in piccole ‘accomodation’ a conduzione famigliare o in lussuosi resort, assaporare cucine stellate e prodotti tipici, con il pesce dell’Atlantico a farla da padrone. E tra un tè accompagnato dagli scones di eredità britannica, una birra artigianale o una immancabile Guinness, un must è anche la degustazione di whisky direttamente in distilleria. Come pure non si può fare a meno di entrare in un pub, luogo di ritrovo per definizione, dove si respira lo spirito irlandese più autentico e si ascolta musica tradizionale. Né si può rinunciare a provare un Irish coffee preparato ad arte, che riscalda corpo e anima. Proprio come la gente, ospitale e generosa, orgogliosa e tenace, che la Wild Atlantic Way fa incontrare. Per celebrare questo 10° anniversario, Tourism Ireland nel 2024 ha promosso una campagna dedicata specificatamente alla Wild Atlantic Way. Come spiega Alice Mansergh, Chief Executive Designate di Tourism Ireland, “in questo traguardo di dieci anni, mostreremo quanto la Wild Atlantic Way ha da offrire in 14 mercati del mondo, attraverso media e canali tv e digitali”. “Con il nostro partner Fáilte Ireland, insieme con i governi e le comunità locali, abbiamo creduto in questa strada che oggi compie dieci anni come itinerario turistico – aggiunge – ma che rappresenta un paesaggio naturale e una eredità culturale con una storia millenaria. Ed è stato un piacere contribuire a rendere la Wild Atlantic Way famosa in tutto il mondo”. Anche il mercato italiano è coinvolto nella campagna. “La Wild Atlantic Way è un progetto che ha saputo dialogare autenticamente con i territori, diventare un’effettiva risorsa per le comunità locali, generando un’economia basata sul turismo in tutte e nove le contee attraversate lungo la costa occidentale dell’isola, mettendo sempre al primo posto la difesa del nostro bene più prezioso: la nostra terra e il nostro mare. Il fattore umano è uno degli elementi importanti per il successo della Wild Atlantic Way, che, coinvolgendo le comunità, le aziende e le istituzioni locali nello sviluppo di prodotti, infrastrutture ed esperienze turistiche, ha generato 35mila nuovi posti di lavoro nel turismo, raggiungendo un tasso di occupazione pari 121mila posti, diventando il primo percorso turistico del Paese, con un indotto annuale di circa 3 miliardi di euro”, commenta Marcella Ercolini, direttrice di Turismo Irlandese in Italia. “Gli italiani amano la Wild Atlantic Way, e i collegamenti aerei diretti tra diverse città italiane verso i tre aeroporti regionali, Shannon, West Ireland Knock e Cork, consentono di arrivare direttamente sulla costa ovest, permettendo ai viaggiatori italiani di scoprire aree lontane dalle rotte più battute, partendo da nord, pensiamo al Donegal, scendendo poi al centro verso Galway, il Connemara e le isole Aran, per poi proseguire verso sud con il Kerry e la capitale gastronomica d’Irlanda, Cork”, sottolinea. Fáilte Ireland, l’autorità nazionale per lo sviluppo del turismo, che dieci anni fa ha scommesso su questo itinerario, ha investito oltre 120 milioni di euro in almeno 50 progetti e lanciato 10 piani di sviluppo delle destinazioni. “Un decennio fa, la Wild Atlantic Way ha trasformato il paesaggio turistico irlandese, mettendo insieme coste selvagge, antica eredità e calorosa ospitalità, in una cornice che ha catturato cuori in tutto il mondo”, afferma il Ceo di Fáilte Ireland, Paul Kelly. “Fáilte Ireland – ricorda – ha lanciato la Wild Atlantic Way nel 2014 per rispondere a una crisi globale che ha colpito in particolare la costa occidentale. Il brand mirava a creare un’esperienza che reimmaginasse la costa. L’ambizione era di unire la regione attraverso una strada turistica continua e definita, presentandola in modo che fosse attrattiva per i turisti e che fungesse da motore economico per l’Irlanda occidentale. Un progetto su cui abbiamo avuto una straordinaria collaborazione sia delle istituzioni pubbliche sia del settore privato. Le comunità locali hanno abbracciato questo progetto dall’inizio, lo hanno fatto proprio e continuano a incarnarne l’essenza”. “Come agenzia di sviluppo – conclude – abbiamo continuato a investire nella Wild Atlantic Way, dalle grandi attrazioni alle piccole esperienze per i visitatori. E nei prossimi 5 anni investiremo oltre 70 milioni di euro nello sviluppo sostenibile di questo prodotto turistico. I trend turistici evolvono, i viaggiatori cercano esperienze autentiche e crediamo che la Wild Atlantic Way possa offrirle. Oggi la Wild Atlantic Way è diventata molto di più che una strada turistica, è un invito internazionalmente riconosciuto a esplorare il cuore e l’anima dell’Irlanda dell’Ovest. E’ un brand ancora giovane, con molte potenzialità da sviluppare e questo anniversario segna un primo decennio di quello che sappiamo sarà una eredità durevole”. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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