Ciclista investito e morto a Vicenza: un anno e due mesi per il pirata della strada

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Giacomo Torrieri

Un anno e due mesi di pena sospesa: questa la condanna patteggiata in sede di udienza preliminare da Victor Ayawvi Awuah, 43enne ghanese residente a Thiene, per l’omicidio stradale di Giacomo Torrieri, 63enne di Altavilla Vicentina, avvenuto il 10 dicembre 2022 in viale della Scienza a Vicenza.

Erano circa le 16.55 quando Awuah, alla guida di un furgone Renault Trafic, ha tamponato e ucciso Torrieri, che era in sella alla sua bicicletta e stava regolarmente pedalando sulla banchina di destra. La causa dell’incidente? Una velocità folle: l’uomo viaggiava a “almeno 108 km/h“, più del doppio del limite di 50 km/h imposto in quel tratto di strada. A causa della velocità e delle condizioni atmosferiche (asfalto viscido per la pioggia), Awuah ha perso il controllo del furgone, ha sbandato, ha divelto guardrail e segnaletica e ha travolto il ciclista, che non ha avuto scampo.

Le indagini, condotte dalla Polizia Locale di Vicenza e coordinate dalla Pubblica Accusa, hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’incidente e di accertare le responsabilità di Awuah, che oltre alla velocità eccessiva guidava un furgone con pneumatici “altamente usurati”. Il PM aveva quindi chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo per omicidio stradale, contestandogli la violazione degli articoli 141 e 142 del Codice della Strada.

Di fronte alle schiaccianti prove a suo carico, Awuah ha scelto di patteggiare la pena: un anno e due mesi di reclusione sospesa, con la sospensione della patente per un anno e quattro mesi. Una condanna che, pur non potendo lenire il dolore per la perdita di Torrieri, rappresenta comunque un primo passo verso la giustizia per la famiglia della vittima.

Giacomo Torrieri, originario di Mosciano Sant’Angelo (Teramo) e trasferitosi a Vicenza negli Anni ’80, era un uomo conosciuto e apprezzato da tutti. Lavorava come cameriere in noti locali della zona e si distingueva per la sua professionalità, cortesia e disponibilità. Era un marito e un padre affettuoso, che quel tragico giorno ha perso la vita mentre tornava a casa dal lavoro.

La famiglia di Torrieri, assistita da Studio3A-Valore, già risarcita dalla compagnia di assicurazione del furgone, ha accolto con compostezza la condanna di Awuah, consapevole che nessuna pena potrà mai colmare il vuoto lasciato dalla sua scomparsa. Tuttavia, per loro era importante che la giustizia facesse il suo corso e che il responsabile di questa tragedia venisse condannato. Un primo passo verso la chiusura di una ferita profonda, che porteranno sempre con sé.