Ue boccia il fondo? Di Maio e Lega pubblichino la lettera se non giocano sulla pelle dei risparmiatori

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Miatello salva la riunione con Giuseppe Conte per gli indennizzi promessi con Di Maio e Salvini
riunione con Giuseppe Conte per gli indennizzi promessi con Di Maio e Salvini

Dopo le voci ricorrenti fin da stamattina e rimbalzateci dall’avv. Sergio Calvetti e da Patrizio Miatello, su una bocciatura, parziale o totale, nota Ansa di Luigi Di Maio recita: «Oggi è arrivata una lettera dall’Ue sulla misura che abbiamo introdotto per i truffati banche, che sembra dirci ‘non lo potete fare’: noi lo facciamo e basta, non esiste che adesso l’Ue ci debba dire anche come risarcire i truffati dopo che evidentemente Bce e Bankitalia non hanno controllato».

In attesa di chiarimenti, che solo la divulgazione del testo della lettera potrà dare (l’onorevole vicentino Pierantonio Zanettin ci ha appena anticipato che sta per essere presentata un’interrogazione al riguardo dal capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta), ci auguriamo solo che il problema sia stato gonfiato o che possa essere risolto, altrimenti sarebbe tutto fin troppo chiaro.

  • La Lega inizialmente fa sua insieme al M5S la battaglia (elettorale) per i soci e gli obbligazionisti delle banche poste in Lca dal 2015 al 2017, tra cui Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e le quattro banche del centro Italia;
  • Bitonci e Villarosa procedono prima in coppia per dare il più possibile alle “vittime” delle banche; Villarosa rimane solo, anche di fronte a Le Iene, da un certo momento in poi quando Matteo Salvini (ufficialmente lo fa il 27 novembre 2019 davanti alla cabina di regia convocata al Mef dal sottosegretario pentastellato) invita i presenti a chiedere quello che vogliono tanto ci penserà lui ad andare “petto in fuori” contro la Ue se si dovesse mettere di traverso;
  • la Lega presenta un emendamento, all’epoca noto come articolo 38, ma anche qui lascia, poi, il campo ai 5 Stelle che, recepiscono anche le indicazioni più “permissive” della parte più “politicizzata” delle associazioni (pro Lega, ad esempio, Luigi Ugone, pro M5S Andrea Arman) e arrivano in parlamento a far approvare il Fir, Fondo Indennizzo Risparmiatori, col voto della lega;
  • parte subito il fuoco dell’artiglieria amica e nemica con gli strepiti che, se pure non se ne fosse accorta, richiamano l’attenzione della Commissione Europea;
  • oggi la nota Ansa e tanti, meno oltre 300.000 risparmiatori con le loro famiglie, a sfregarsi le mani.
  • da oggi, se non si avvereranno le parole di Alessio Villarosa, che mira ad andare avanti con i decreti attuativi ma anche a comporre i dissidi, la Lega potrà dire: la formulazione della legge da noi proposta, il famoso articolo 38, è stata cambiata dal M5S che l’ha toppata e bocciata dalla Ue

Ergo in campagna per le europee i due nemici elettorali, i 5 Stelle e la UE, saranno le frecce magnifiche nell’arco del mago dei voti, il Capitano.

Fanta politica?

Ce lo dimostrino i “contrattualizzati” nel governo ma nemici in ogni dove rendendo subito pubblica la lettera con le presunte osservazioni della Ue, ne valutino l’accettabilità parziale o totale con modifiche immediate da concordare con i rappresentanti, non tutti disinteressati, degli azzerati dalle banche e la smettano di mostrare con l’esterno i muscoli che non hanno: un politico bravo i problemi li evita a monte, uno pragmatico li risolve a valle.

Ma non sulla pelle dei cittadini per averne i voti… in punto di morte.