Sabato a Mestre medici e scienziati a confronto su PFAS e salute umana

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Si terrà sabato 1 giugno 2024, presso la sede dell’Ordine dei Medici di Venezia in Via Mestrina 86 a Mestre (Venezia), un congresso scientifico dedicato all’inquinamento da PFAS (sostanze perfluoroalchiliche). L’evento, organizzato con il patrocinio di diverse autorità locali e nazionali, sarà l’occasione di discutere le problematiche e le soluzioni legate alla presenza e alla persistenza di queste sostanze nell’ambiente e nei nostri corpi.

Le PFAS, o sostanze perfluoroalchiliche, sono ampiamente utilizzate nell’industria per la loro capacità di rendere i materiali resistenti all’acqua, all’olio e alle macchie, ma sono anche estremamente persistenti nell’ambiente e nel corpo umano, e, come stanno evidenziando numerosi studi, l’esposizione a queste sostanze possa avere gravi implicazioni per la salute umana, tra cui problemi di sviluppo nei bambini, disfunzioni endocrine, malattie del fegato, disturbi del sistema immunitario e potenziali effetti cancerogeni.

Come si sa, le comunità esposte a elevate concentrazioni di PFAS, come quelle del Veneto, vivono quotidianamente con l’incertezza e la preoccupazione per gli effetti a lungo termine sulla loro salute e sull’ambiente. Il congresso scientifico di sabato sarà un’importante piattaforma per scienziati, medici, ricercatori e politici per confrontarsi su dati aggiornati, esperienze e strategie di intervento. Attraverso questo evento, si mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a stimolare un dibattito costruttivo che possa portare a soluzioni concrete per mitigare l’inquinamento da PFAS e proteggere la salute delle generazioni future.

Giovanni Leoni, Presidente OMCEO Venezia, nel presentare il convegno, ricorda come la presenza di Pfas in Veneto sia una delle sfide sanitarie più urgenti da affrontare: “Molte comunità sono state esposte a livelli pericolosi di queste sostanze e ciò richiede un intervento immediato e deciso da parte delle istituzioni. È fondamentale promuovere politiche pubbliche che regolamentino rigidamente l’uso dei PFAS non solo in Italia, ma in tutta Europa, nel rispetto della salute pubblica e dell’ambiente e che vengano studiate adeguate e sicure alternative”.

Sulla stessa linea Paolo Regini, Presidente ISDE Venezia: “La contaminazione da PFAS è un problema che richiede un approccio integrato, coinvolgendo scienza, politica e società civile. Questo congresso rappresenta un’opportunità unica per condividere conoscenze e strategie, ma soprattutto per rafforzare la nostra richiesta di un divieto totale dei PFAS. È imperativo che le autorità italiane ed europee ascoltino le evidenze scientifiche e agiscano di conseguenza.”

Vincenzo Cordiano, Presidente ISDE Veneto: “L’evidenza scientifica è chiara: i PFAS rappresentano una minaccia significativa per la salute umana e per l’ambiente. Il Veneto ha pagato un prezzo alto a causa della contaminazione da PFAS, e non possiamo permettere che questo accada altrove. È nostro dovere morale e professionale fare pressione affinché vengano adottate politiche stringenti che vietino queste sostanze a livello nazionale ed europeo.”