Czeta Spa, Tar Veneto sospende effetti interdittiva antimafia. Società ha chiesto il controllo giudiziario volontario

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Il Tar del Veneto ha sospeso nei giorni scorsi gli effetti dell’informazione interdittiva della Prefettura di Vicenza nei confronti della Czeta Spa. La decisione – resa nota dalla società stessa – è stata assunta dal presidente della prima sezione del tribunale regionale con proprio decreto e sulla base del ricorso presentato il 24 maggio scorso.

La sospensione degli effetti dell’interdittiva antimafia, emanata in precedenza dal prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo, avrà effetto fino alla camera di consiglio fissata per il 10 luglio 2024.

“Nel frattempo la società – informano da Czeta Spa -, lo stesso 24 maggio 2024, a seguito della presentazione del ricorso suddetto, ha provveduto a presentare anche istanza alla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Venezia per il controllo volontario, ai sensi dell’art 34 bis, comma 6, del Codice Antimafia”.

Si tratta di una misura di prevenzione che tende a evitare misure più incisive come il commissariamento antimafia o il sequestro dei beni, attivando un’opera di decontaminazione delle attività imprenditoriali consentendo la prosecuzione dell’attività di impresa.

“A seguito dell’accoglimento della misura cautelare – precisa il presidente del CdA -, i contratti di appalto con la PA in corso di esecuzione da parte di Czeta Spa, continuano ad esplicare pienamente i loro effetti giuridici e pertanto sono stati sospesi gli effetti del provvedimento prefettizio al fine di consentire il mantenimento, sino alla definitiva decisione cautelare, dei contratti di appalto con la PA in corso di esecuzione”.

La vicenda è partita dall’operazione del Gruppo Interforze Antimafia coordinato dalla prefettura e composto da questura, carabinieri, guardia di finanza, Direzione Investigativa Antimafia e Ispettorato territoriale del lavoro, che “ha accertato – si legge in una nota della prefettura – l’esistenza di un effettivo rischio di contaminazione mafiosa attraverso la contiguità con elementi appartenenti a sodalizi criminali della Campania“. Di conseguenza, il prefetto di Vicenza aveva emesso un’interdittiva antimafia nei confronti di Czeta Spa.

La società, che opera nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e che ha sede centrale in provincia di Avellino, per effetto del provvedimento non avrebbe potuto accedere a bandi o gare d’appalto riferibili a enti pubblici oltre a non poter godere di concessioni, abilitazioni e finanziamenti a livello nazionale per 12 mesi.

Nel Vicentino, vanta clienti che vanno da Agsm Aim (Valore Ambiente e Smart Solution) a Valore Città Amcps.