Il ristoro ai risparmiatori traditi dalle banche venete si ingarbuglia – scrive la ex senatrice Pd e imprenditrice Laura Puppato – La platea degli aventi diritto si è ampliata a dismisura con ben 11 istituti di credito coinvolti cui, a breve, a breve si aggiungeranno anche Carige e Popolare di Bari, le percentuali di ristoro si sono ristrette arrivando al 30% ovvero “solo” il doppio del valore del 15% già restituito – senza colpo ferire nell’OPT ( offerta pubblica di transazione a tutti i soci privati) da Atlante nel marzo 2017. Se poteva risultare condivisibile considerare un’elemosina da rigettare la prima offerta, impressiona vedere ora gli stessi capipopolo di talune associazioni, entusiasmarsi per questa offerta…
Ma da dicembre 2018, da quando cioè il parlamento ha modificato per l’ennesima volta la bozza legislativa su cui fondare le modalità di ristoro ai soci truffati, sussurri e grida manzoniane si alzano dal Governo per ipotizzare una sonora bocciatura da parte della Commissione Europea a questa nuova legge che prevede il 30% di ristoro generalizzato.
Come stanno le cose? Lo dice il ministro Di Maio, per il momento è giunta da Bruxelles una lettera di richieste e chiarimenti ed è ben strano, aggiungo, visto che era stato garantito che, come tutte le decisioni a bilancio, anche questa fosse stata con loro pienamente concordata.
Difficile immaginare che la Ue intervenga a gamba tesa negando ora l’ok ed elargendo così un regalo elettorale ai populisti al governo (che sbraiterebbero contro la solita Ue cattiva ed elitaria), ma il rischio c’è che venga avviata una procedura di infrazione con rischi e danni che l’incompetenza di questo Governo farà ricadere sulle spalle dei risparmiatori, traditi da promesse senza costrutto. Ora le dichiarazioni di Garavaglia e Villarosa fanno pensare sia necessaria una correzione….e intanto è trascorso quasi un anno da quando i primi fondi già fissati a bilancio potevano essere messi a disposizione dei cittadini truffati…
Esiste infatti ed è conosciuta, almeno dai tecnici dei Ministeri che infatti se ne lavano le mani, la Brrd (Bank recovery and resolution directive) ovvero le regole armonizzate per prevenire e gestire le crisi bancarie. Nel ddl 205/2017 e successivo decreto Gentiloni (quest’ultimo stoppato da 5s/lega) si era previsto – con un iniziale fondo di 100milioni e successivo attingimento ai fondi perenti – il ristoro totale del 100% delle azioni possedute dalle vittime delle truffe bancarie, con un passaggio in Anac di verifica degli aventi titolo.. Questo permetteva di superare senza intoppi la direttiva Brrd e garantire tutto il capitale di 1.8mld di euro senza incorrere in rischi o sanzioni.
Si è scelta una scorciatoia che viola la direttiva europea sulla Brrd perché si prevede il rimborso diretto senza bisogno di certificare la vendita fraudolenta (misselling) estendendo il ristoro a chiunque e limitandolo pure al 30% con danni enormi per coloro – la maggior parte – che avevano pieno titolo di vedersi restituire tutto il maltolto giacché gli era stato venduto con garanzie inesistenti. Magari inconsapevolmente assunto o peggio, obbligatoriamente dovuto causa l’applicazione della tecnica dei mutui o operazioni baciate….non a caso la magistratura ha indagato anche per estorsione.
Chi si avvantaggerà (forse) da questa operazione? Direi solo i grandi azionisti di vecchia data i quali ne recupereranno una parte ma, attenzione, al prezzo pazzesco di rendere insufficiente il plafond (causa un numero eccessivo di aventi diritto x 11 banche) di ridimensionarlo per tutti al 30% e col rischio, ora reale, di vedersi revocare tutto dalla sera alla mattina, per un’incongrua restituzione a pioggia del valore di azioni, difficilmente accettabile in virtù di norme in vigore da tempo in Europa e in tutto il mondo occidentale.
Dimenticavo, quest’ultima cosa auspicata e persino ricercata proprio da chi l’ha proposta, perché utile alla battaglia anti-europeista fatta pagare con i soldi dei cittadini ignari. Siamo alle convulsioni della correttezza e serietà istituzionale, ma la verità sta venendo a galla….anche a partire dalle soluzioni copia/incolla rispetto a Mps utilizzate dal governo del cambiamento (in peggio), sul caso Carige.