Oltre trecento PMI riunite in Assemblea Pubblica il 31 maggio per il 50° anniversario di Apindustria Confimi Vicenza

Per l’occasione esponenti delle istituzioni, del mondo accademico e delle imprese si sono confrontati sul tema: “Quale futuro per la manifattura”? L’evento ha visto anche l’intervento in video-collegamento dei Ministri Urso e Giorgetti

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Oltre trecento PMI riunite in Assemblea Pubblica il 31 maggio per il 50° anniversario di Apindustria Confimi Vicenza
Oltre trecento PMI riunite in Assemblea Pubblica il 31 maggio per il 50° anniversario di Apindustria Confimi Vicenza

Quale futuro per la manifattura? Per riflettere su questo tema oltre 300 rappresentanti di altrettante PMI si sono riuniti ieri sera presso il Polo Universitario di Vicenza, nella sede di viale Margherita, in occasione dell’Assemblea Pubblica di Apindustria Confimi Vicenza.
Oltre alla presenza, in qualità di ospiti, di numerosi rappresentanti delle istituzioni, la serata ha visto la partecipazione in qualità di relatori di importanti esponenti del mondo accademico ed economico: Marco Bettiol, professore associato di Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli studi di Padova; Francesco Samorè, dal 2011 Direttore Scientifico e dal 2015 Segretario Generale di “Fondazione Giannino Bassetti”; Edoardo Demo, professore ordinario di Storia Economica presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona, nonché Presidente di CISA Andrea Palladio; e Paolo Agnelli, imprenditore e presidente di Confimi Industria. Inoltre sono intervenuti in collegamento il sen. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy e l’on. Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Un’assemblea che da una parte ha rimarcato dunque la centralità delle piccole e medie imprese manifatturiere, dall’altra è stata anche l’occasione per celebrare i primi 50 anni di attività dell’Associazione che rappresenta le PMI della provincia.

Così, durante l’incontro non sono mancati i cenni storici sui passi più importanti nella storia di Apindustria Confimi Vicenza, ma sempre guardando al futuro, come dimostra la sede dell’evento: «È stata una scelta fortemente voluta da tutta la Giunta dell’Associazione perché simboleggia in modo eccellente la ricerca e la conoscenza – spiega il Presidente Mariano Rigotto – e perché il Polo Universitario di Vicenza è fucina di giovani donne e uomini che siamo convinti si ritaglieranno un ruolo da protagonisti nelle nostre imprese, portando nuovi stimoli e quell’energia giovane che è indispensabile alla prosperità delle imprese stesse. Perché nelle nostre aziende il capitale umano è in assoluto l’asset strategico».

Imprese per le quali Apindustria Confimi Vicenza continua a mettere in campo grande impegno e nuovi progetti: «Innanzitutto vi è la rappresentanza dei bisogni delle imprese – prosegue Rigottto -, ma puntiamo sempre di più sull’orientamento scolastico e professionale, avvicinando i giovani e i loro genitori al mondo manifatturiero e favorendo il dialogo tra mondo della scuola e quello delle imprese, ma voglio ricordare anche il successo del progetto Girls&Science promosso dal nostro Gruppo Donne Imprenditrici, che ha fatto appassionare alle materie STEM centinaia di studentesse che hanno partecipato ad oltre 40 laboratori, dalla robotica alla programmazione, dalla bioedilizia alla moda sostenibile. C’è poi il tema della transizione green, perché i cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e vanno adottate delle contromisure, ma occorre una pianificazione che consenta la sostenibilità finanziaria e industriale di questa transizione per le imprese, garantendo a queste ultime dei tempi e dei modi sostenibili per adattare i propri processi e prodotti ai nuovi paradigmi. Per questo motivo, come Associazione abbiamo già tenuto decine di eventi – e ne faremo molti altri – sulla sostenibilità ambientale e sull’implementazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030».

Un altro tema caldo per tutti i partecipanti all’Assemblea è naturalmente rappresentato dalla carenza di manodopera: «Su questo fronte stiamo cercando anche soluzioni innovative – ricorda Rigotto – come ad esempio il percorso di formazione per i richiedenti asilo e protezione internazionale attivato in stretta sinergia con Caritas Diocesana e con il contributo della Camera di Commercio e della Banca delle Terre Venete».

Infine un invito agli imprenditori: «Per affrontare i momenti difficili, e quello che stiamo vivendo indubbiamente lo è, noi imprenditori dobbiamo fare ciò che meglio ci riesce: allineare testa, cuore e braccia per affrontare nuove sfide, creare nuovi prodotti, penetrare nuovi mercati. Per farlo dobbiamo imparare a cooperare tra imprese per ricavare efficaci sinergie commerciali, industriali e produttive. Non è un argomento nuovo, ma è tuttora un tema importante: la nostra generazione non era culturalmente pronta a questo cambio di paradigma e abbiamo creduto che non fosse possibile farlo, ma sono i mercati internazionali che ce lo impongono. Unire le forze, che non vuol dire acquisire o essere acquisiti, ma sviluppare sinergie, ci permetterà di affrontare e vincere sfide altrimenti insuperabili».