È stata individuata a Grumolo delle Abbadesse una “casa di appuntamenti” a seguito di intervento dei Carabinieri, che denunciano quattro persone per vari reati.
I Carabinieri della nuova Stazione di Torri di Quartesolo, nella giornata del 02 febbraio 2019 a conclusione della relativa attività di indagine, denunciavano in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza le seguenti persone:
- L.D, 20enne, residente a San Pietro in Gu in provincia di Padova, per furto aggravato di un telefono cellulare, tentata estorsione, cessione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (reati consumati presso la casa di appuntamenti, ndr);
- P.F, 59enne, residente a Grumolo delle Abbadesse, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione;
- W.A 35enne e R. A 32enne, transessuali di nazionalità brasiliana domiciliati rispettivamente ad Altavilla Vicentina e Grumolo delle Abbadesse, per soggiorno illegale nel territorio dello Stato.
L’intervento dei militari dell’Arma veniva richiesto da un 29enne residente Nanto, il quale riferiva ai militari che nella tarda serata di venerdì 01 febbraio 2019 aveva concordato una prestazione sessuale con i due transessuali, incontrandoli poi in un appartamento di Grumolo delle Abbadesse utilizzato per incontrare i clienti e di proprietà dell’indagato P.F.
Nel corso della serata la parte lesa veniva raggiunta nella casa di appuntamenti da L.D, in precedenza contattato per procurargli della sostanza stupefacente del tipo cocaina. Dopo avergliela consegnata L.D. gli sottraeva il telefono cellulare quale controvalore per il precedente acquisto, imponendogli per la sua restituzione di consegnargli la somma di 150 euro.
La successiva perquisizione da parte dei militari nell’autovettura di L.D permetteva di recuperare il telefono cellulare della parte oltre a rinvenire gr. 0.21 di sostanza stupefacente del tipo marijuana per la quale veniva inoltre segnalato alla Prefettura di Vicenza quale assuntore di sostanze stupefacenti.
I due brasiliani (attivi la suddetta casa di appuntamenti, ndr), a conclusione delle attività investigative, venivano invitati a presentarsi presso la Questura di Vicenza per la regolarizzazione del soggiorno in Italia.
