Caccia e santini elettorali: è scontro tra Andrea Zanoni (PD) e Sergio Berlato (FdI), candidati veneti al Parlamento europeo per il nordest

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Caccia e uno dei santini elettorali contestati da Zanoni a Berlato, la parte superiore
Caccia e uno dei santini elettorali contestati da Zanoni a Berlato, la parte superiore

Il consigliere regionale del Pd Veneto, il trevigiano Andrea Zanoni, candidato alle europee dell’8 e 9 giugno e già nel Parlamento Ue nel 2011, giorni fa, da noto ambientalista anti caccia (sul suo sito conferma di occuparsi di “questioni fondamentali quali l’ambiente, la salute, il lavoro, la legalità e gli animali“), ha polemizzato con il candidato capolista di Fratelli d’Italia nella stessa circoscrizione, il vicentino Sergio Berlato, europarlamentare già nel 1999, poi presente a Bruxelles per altre 3 legislature fino a quella ora in chiusura e che anche lui si dichiara sul suo sito ambientalista con un’accezione diversa: “Da sempre appassionato di tutte le tematiche legate alla corretta gestione del patrimonio faunistico ed ambientale. La mia grande passione per la caccia e la pesca fanno di me un vero ambientalista”.

Un messaggio elettorale di Zanoni contro Berlato
Un messaggio elettorale di Zanoni contro Berlato

Andrea Zanoni ha puntato Berlato per quella che definisce una sua “grave la scorrettezza” che “ha fatto stampare un santino elettorale con immagini di specie di volatili protetti e dunque non cacciabili (vedi copertina, ndr). Ricordo che nel 2013 la mia azione in veste di parlamentare europeo consentì di bloccare la caccia in deroga a Fringuello, Peppola e Pispola e l’uccellagione con le reti nei roccoli. Ora Berlato vuole riesumare qualcosa di gravemente illegittimo, un reato sancito da una legge dello Stato. Un’uscita propagandistica, la sua, mirata a prendere voti dai cacciatori attraverso la menzogna“.
La presa di posizione dell’esponente del Pd è stata fermamente contestata da Berlato, che da noi richiesto di una replica, ha risposto: “Come da nostra abitudine che dura ormai da molti anni, in occasione delle competizioni elettorali stampiamo dei santini elettorali con la riproduzione di numerosi animali, sia selvatici che non, e non solamente di specie cacciabili“.

Uno dei santini di specie non cacciabili di Sergio Berlato
Uno dei santini di specie non cacciabili di Sergio Berlato

In effetti, come da immagini inviateci, una delle quali la pubblichiamo qui accanto, nei “santini elettorali” di Berlato appaiono anche funghi, tartufi, erbe spontanee, animali da allevamento, “immagini riconducibili alle varie attività portatrici della Cultura rurale – aggiunge Sergio Berlato -. Non a caso io sono il Presidente nazionale dell’Associazione per la Cultura Rurale, Associazione riconosciuta a livello europeo che si occupa di tutte le attività portatrici della Cultura rurale quali: agricoltura, allevamento, pastorizia, caccia, pesca, ricerca di funghi, tartufi ed erbe spontanee”.

Andrea Zanoni con un suo cane
Andrea Zanoni con un suo cane

Mentre nel mondo di spara in Ucraina e Palestina, questione anche europea…, in quella che appare una abituale competizione tra i due uomini politici e le loro due diverse, legittime visioni del mondo della caccia, da combattere per Zanoni a spada tratta, anche non considerando gli aspetti economici del settore, da tutelare nell’ambito delle normative vigenti secondo Berlato, il capolista di FdI  per il Parlamento europeo nella circoscrizione Nordest confuta quella che ritiene una posizione ideologica contro “l’attività venatoria pensando che noi cacciatori, cittadini di serie A dalla fedina penale perfettamente pulita, vogliamo sparare a tutte le specie animali e vegetali riportate nei nostri santini quali mucche, caprette, vitellini, pesciolini, funghi, tartufi, erbe spontanee, cavalli“.

Berlato attacca i manifesti
Berlato attacca i manifesti

Berlato, poi, va oltre, da difensore della cosiddetta famiglia tradizionale lontana ad esempio dalla libertà di aborto delle donne, imputando a Zanoni di voler “raggranellare qualche voto tra coloro che privilegiano la difesa della vita di un animale a quella degli esseri umani“, in questo caso, a parere di chi scrive, e per usare termini rurali, andando un po’ fuori dal seminato.

Ma questo è un discorso estremamente delicato da non ridurre a un botta e risposta elettorale e che esamineremo anche nel prossimo numero, quello di luglio, di VicenzaPiù Viva che ospiterà anche considerazioni su una serie di, ora, discusse libertà come quelle di aborto, divorzio, stampa, eutanasia.
Una cosa qui ci auguriamo: che entrambi i candidati, che conosciamo, pur nelle loro diversità anche rispetto a chi scrive, come politici impegnati, in Europa (e altri due veneti in più non guasterebbero) o dovunque continuassero a svolgere il loro vitale ruolo politico,. sapranno confrontarsi in base alle proprie opinioni ma anche nell’interesse dell’Italia e della UE.