Fratelli d’Italia, con i toni smart (a Roma si direbbe decisamente “furbi”) ma chiari della famiglia matriarcale di Giorgia Meloni al potere, e la Lega per Salvini, ma sarebbe il caso di dire Lega per Vannacci, capolista in tutte le circoscrizioni delle elezioni europee con posizioni non si capisce quanto in linea con il giuramento da lui fatto, da militare, sulla Costituzione dell’Italia repubblicana, portano al voto i loro sostenitori con un richiamo decisamente sovranista e con frequenti spunti autoritari e razzisti che hanno ben poco a che fare con l’Europa dei suoi padri fondatori, partita da decenni ma, bisogna dire, ancora tutta da costruire.
Il Pd della Schlein, l’M5S di Conte, Azione di Calenda, Stati Uniti d’Europa di Renzi & C., Alleanza Verdi Sinistra di Fratoianni e Bonelli, Pace Terra e Dignità di Santoro, ovviamente con le loro differenze su singole e anche importanti questioni, chiedono il voto per un’Europa più forte, che non sia solo quella di un mercato aperto ma che reciti finalmente, abolendo veti e ricatti di singoli Paesi, il ruolo che storicamente le spetterebbe come protagonista della politica mondiale.
All’elenco precedente delle liste vanno aggiunte Libertà di Cateno De Luca e Alternativa Popolare del sindaco Bandecchi, entrambe con posizioni sfumate, ma manca volutamente, per nostra scelta, Forza Italia e il perché lo spieghiamo con una domanda semplice semplice.
Se Antonio Tajani, il suo leader post berlusconiano e con un lungo trascorso proprio nelle istituzioni europee, non fa altro che dichiararsi europeista, per quell’Europa dei padri fondatori e da far addirittura crescere come sostengono le altre liste di centro e centro sinistra, come fa l’erede di Berlusconi a continuare a far rimanere al governo Forza Italia insieme alla Meloni, “sorella d’Italia” di Orban e Vox, e di Salvinacci (Salvini & Vannacci), che flirtano, un giorno sì e l’altro pure, con Marine Le Pen e Vladimir Putin?
Non vedendo altre ragioni logiche, Tajani lo fa per puro calcolo di poltrone, cioè per giocare solo a prendere un voto in più dei leghisti al potere, anche loro scomunicati dai loro padri?
Ecco perché, gli europeisti moderati non possono votare Forza Italia, ambigua e alleata degli antieuropeisti (chi va con lo zoppo impara a zoppicare), e, se vogliono essere coerenti, gli elettori di destra (sì di destra, perché FdI e Lega, lecitamente grazie alla libertà che vige in Italia da quando è repubblicana e antifascista), allora votino Meloni e Salvinacci, ma non questa Forza Italia, che da partito degli interessi personali del Cavaliere è scivolata così in basso da essere la formazione dei salva poltrone e strapuntini.
Facendo finta di non vedere accanto a chi siedono: i non europeisti e spesso, sempre di più, illiberali Fratelli (e sorelle e cognati) di Meloni e i commilitoni del generale geografo, che vuole cancellare la ricchezza della geografia umana, quella dei diversi, secondo lui, per pelle e handycap…
Tajani & C. ci fate rimpiangere il bunga bunga! Almeno quello era coerente… col carattere del fondatore di FI.