Corso Fogazzaro, la proposta di “Su le serrande”

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Ancora nel febbraio del 2015 scrissi la seguente proposta pubblicata in alcuni media locali:

“Uno dei tanti effetti negativi della crisi è la grande quantità di negozi chiusi, in particolare nei centri storici della varie città. Conseguenza, ulteriormente negativa, è l’evidente stato di abbandono e degrado con i suoi riflessi per la sicurezza dei cittadini.

Va dato atto che le varie Amministrazioni tentano di rianimare i vari luoghi di aggregazione pubblici con eventi di ogni genere dimenticando però di intervenire lungo i vari percorsi di accesso generando una dannosa percezione negativa a turisti e concittadini.

Cosa fare ?

“Su le serrande” potrebbe essere un’iniziativa utile.

Di che cosa si tratta ?

Stimolare i vari proprietari a concedere le vetrine dei loro negozi chiusi per promuovere una comunicazione positiva del tipo:

  • applicare semplicemente delle grafiche di attività delle associazioni di volontariato o altri messaggi incentivanti il bene comune;
  • consentire un uso gratuito delle varie vetrine dei locali per l’esposizione di opere artistiche-artigianali prodotte dalla comunità circostante;
  • Concedere in comodato d’uso temporaneo gli spazi interni alle varie associazioni di volontariato per attività creative utili alle loro finalità;
  • consentire un uso temporaneo delle vetrine alle attività confinanti al fine di dar loro la possibilità di un decoro promozionale utile anche ad un possibile sviluppo economico.

Trattasi, a mio avviso, di suggerimenti virtuosi le cui ricadute positive interesserebbero tutti:

  • i proprietari perché avrebbero la possibilità di proporre il loro bene in un modo migliore nei principi anche di una responsabilità sociale;
  • le pubbliche Amministrazioni per la dimostrazione di una sensibilità a costo zero utile al miglioramento del decoro e quindi contro il degrado ed insicurezza;
  • per le associazioni di volontariato per la possibilità di promuovere gratuitamente le loro finalità e concrete capacità.

Mi auguro che questa mia proposta possa essere altrettanto utile per stimolare altri idee utili a generare modi nuovi di vivere nelle comunità con una partecipazione attiva dei cittadini consapevoli che la qualità della vita di ognuno di noi non può essere distinta da un contesto sociale con principi di solidarietà concretamente applicati.“

Ciò consentirebbe inoltre di dare vita a progetti che la nostra Regione insieme con Union Camere Veneto ha proposto con un documento del settembre 2014 concernente “Le buone pratiche di riuso e di gestione unitaria di unità immobiliari commerciali sfitte e inutilizzate in ambito urbano” scritto dal prof.Luca Tamini, docente di progettazione urbanistica di strutture commerciali del Politecnico di Milano.

Ciò potrebbe essere una delle soluzioni per la tanto discussa necessità di riqualificazione di Corso Fogazzaro con una possibile caratterizzazione di “galleria fotografica della città” dove associazioni e privati potrebbero esporre provvisoriamente le loro opere utilizzando appunto le vetrine dei negozi attualmente indecorose perché in evidente stato di abbandono.

Azioni positive, quindi, spesso a costo zero e già testate con successo altrove ma anche nella nostra città come, per esempio, in un locale adiacente alla pasticceria Venezia di piazza delle erbe nell’ormai lontano dicembre 2014 …

Si può fare quindi. Basta solo un po’ di buona volontà !

Lucio Zaltron