Il sindaco di Vicenza Possamai sul caso Fioretto: “un grande ringraziamento a tutti gli operatori di giustizia, ora luce sui mandanti”

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Omicidio Fioretto-Begnozzi (foto Francesco Dalla Pozza) Umberto Pietrolungo Emiliano Giardina
Omicidio Fioretto-Begnozzi (foto Francesco Dalla Pozza)

Dichiarazione del sindaco Possamai sul caso Fioretto (leggi «Vicenza, cold case Fioretto-Begnozzi: dopo 33 anni incastrato dal Dna uno dei 2 killer, Umberto Pietrolungo del clan Muto. “Ma al momento null’altro risulta”»):

Giacomo Possamai
Giacomo Possamai

Voglio esprimere un grande ringraziamento alla Procura di Vicenza, al Procuratore Lino Giorgio Bruno, alla questura e Squadra mobile di Vicenza come allo Sco della Polizia di Stato per aver identificato in Umberto Pietrolungo uno dei due assassini del duplice omicidio dei coniugi Pierangelo Fioretto e Mafalda Begnozzi avvenuto a Vicenza nel lontano 1991. Un omicidio rimasto senza colpevole per 33 anni, che ora vede una luce di verità grazie alla tenacia e alle capacità degli investigatori con l’aiuto della tecnologia, pur restando sempre determinante la “classica” capacità d’indagine, dimostrando così che la scienza è importante ma l’uomo insostituibile. È fondamentale, perciò, continuare a investire e sostenere l’attività delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria. Ora l’indagine prosegue per fare piena luce sull’omicidio, specie sui mandanti. Ancora complimenti alla Procura, alla Squadra mobile e a tutti coloro che hanno perseverato nelle indagini, non rassegnandosi a lasciare impunito un gravissimo episodio che lasciò frastornata Vicenza e tutta la provincia.