Lavoratori in nero nell’occhialeria bellunese: la Guardia di Finanza scopre 13 irregolari

350
lavoro nero bellunese

Continua l’azione di controllo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza contro il lavoro nero e l’impiego di manodopera clandestina nel Bellunese. In particolare, sono stati scoperti 6 lavoratori in nero e 7 irregolari in aziende del settore occhialeria gestite da cittadini marocchini.

Le indagini, condotte dalla Tenenza di Feltre in collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Belluno e il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) della ULSS 1 Dolomiti, hanno riguardato aziende del distretto industriale dell’occhialeria.

Le attività illecite contestate riguardano sia l’omessa effettuazione delle ritenute fiscali (per un totale di oltre 5 mila euro) che la mancata tutela della salute e sicurezza dei lavoratori (mancanza di formazione e fornitura di dispositivi di protezione individuale).

Per queste violazioni, è stata proposta al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro la sospensione dell’attività imprenditoriale e sono state contestate sanzioni amministrative ai datori di lavoro per un importo compreso tra 11.700 e 70.200 euro.

Le aziende controllate, già gestite da cittadini cinesi che si sono poi trasferiti nel Trevigiano, impiegavano lavoratori irregolari provenienti da Afghanistan, Pakistan, Bangladesh e Marocco.

La Guardia di Finanza di Belluno, in collaborazione con gli altri organi di vigilanza, continuerà a contrastare il lavoro sommerso, l’immigrazione clandestina e lo sfruttamento dei lavoratori stranieri irregolari, a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento dei mercati.