Energie rinnovabili, Il Sole 24 Ore: “Nel 2030 l’Italia punta a +126% sul 2021”

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Il Governo italiano ha inviato a Bruxelles la versione definitiva del Piano nazionale integrato energia e clima: focus sulle energie rinnovabili. “il nostro Paese si dota di uno strumento programmatorio che traccia con grande pragmatismo la nostra strada energetica e climatica, superando approcci velleitari del passato”, ha commentato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Su Il Sole 24 Ore in edicola oggi viene offerto un quadro con i principali obiettivi messi nero su bianco nella versione definitiva del Piano.

Celestina Dominelli scrive: “Una spinta decisa sulle energie rinnovabili, dove la potenza attesa da qui al 2030 è stata fissata in 131 gigawatt (il 126% in più rispetto al 2021), di cui la fetta principale sarà assicurata dal solare (79,2 GW) e dall’eolico, con un incremento di capacità di circa 74 GW sul 2021 (di cui circa +57 GW da fotovoltaico e circa +17 GW da eolico).

Mentre, sul fronte del taglio delle emissioni, a fronte di una riduzione attesa del livello totale dal 2005 al 2030 pari a circa 305 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (MtCO2eq), si stima che le emissioni riguardanti gli impianti industriali vincolati dalla normativa Ets si riducano di circa 164 MtCO2eq (circa il -66%), raggiungendo così l’asticella fissata dall’obiettivo Ue (-62%), mentre nei settori non Ets (civile trasporti e agricoltura) il calo sarà di 139 MtCO2eq (circa il -40,5%), ancora lontano dai target europei e serviranno, quindi, ulteriori sforzi.

Nuovi interventi sono poi in programma per potenziare la rete elettrica di trasporto, non solo in chiave domestica ma anche verso l’estero, mentre sul gas occorrerà procedere sulla strada della diversificazione, intrapresa a partire dal 2022, incrementando la capacità di import, completando, all’interno, la realizzazione della Linea Adriatica e gli sviluppi per il Tap (il gasdotto transadriatico) e rafforzando il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo e corridoio di approvvigionamento delle rinnovabili dell’area mediterranea.

Più tasselli, quindi, che dovranno prevedere anche una ulteriore accelerazione e semplificazione degli iter autorizzativi sia per le opere di sviluppo della rete che per la connessione di impianti rinnovabili”.

Il piano del governo contempla poi, come da alcune dichiarazioni del ministro Fratin stesso, rese di recente proprio al quotidiano economico, novità sul nucleare e sulla  decarbonizzazione dei trasporti.

Fonte: Il Sole 24 Ore