Al via in Veneto il corso di formazione sull’antiriciclaggio. Assessore Corazzari, “La pubblica amministrazione sia una casa di vetro”

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Antiriciclaggio, al via il corso di formazione
Corazzari (al centro) saluta l'inizio del corso sull'antiriciclaggio

L’assessore regionale alla Sicurezza, Cristiano Corazzari, è intervenuto stamattina a palazzo Grandi Stazioni per il primo appuntamento del corso di Formazione “L’Antiriciclaggio in pillole” curato dalla Regione del Veneto – Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale, U.O. Polizie Locali, Antimafia e Sicurezza. “Il riciclaggio di denaro sporco – ha ricordato Corazzari – rappresenta una minaccia significativa per l’economia e per la stabilità finanziaria di una regione e il Veneto purtroppo è un’area in cui il fenomeno risulta diffuso anche se la cittadinanza non ha la percezione del livello della sua estensione. Fin dal 1991 le pubbliche amministrazioni sono chiamate a intervenire in termini di prevenzione, ma oggi l’attenzione è cresciuta ancor di più alla luce degli ingenti finanziamenti collegati al PNRR. Si rinnova così con ancora più forza l’impegno da parte della Regione nel contrasto al fenomeno: questi appuntamenti che prendono il via oggi rientrano in questo percorso, in attuazione della legge regionale 48/2012. L’obiettivo è quello di coinvolgere direttamente gli enti locali per renderli più consapevoli dei loro obblighi e doveri, perché la pubblica amministrazione deve essere una casa di vetro”.

L’attività di formazione, che prevede complessivamente 3 incontri per il mese di luglio 2024, rientra infatti tra gli interventi previsti dalla legge 48/2012 “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”. In totale sono 110 le amministrazioni partecipanti. Ai partecipanti è stato consegnato un compendio realizzato dalla Regione del Veneto e curato da Vittorio Ricciardelli.

Ha portato i suoi saluti anche il consigliere regionale Roberto Bet dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, che è anche componente della Cabina di Regia Protocollo di Legalità. Bet ha a sua volta commentato l’avvio del corso sottolineando la tempestività del Veneto ad agire per contrastare il riciclaggio: “Siamo tra le prime regioni – ha detto – che hanno realizzato una pubblicazione sull’applicazione della normativa antiriciclaggio rivolta ai Comuni. La legalità è un valore e un obbligo fondamentale per il corretto funzionamento di una pubblica amministrazione, nonché di una società democratica e giusta, e il Veneto torna in prima linea nella formazione e applicazione della normativa antiriciclaggio. Un’iniziativa fortemente voluta dal sottoscritto insieme al dott. Pierluigi Granata, criminologo e già Ufficiale della Guardia di Finanza, formatore per le Forze dell’Ordine”.

Il Protocollo di Legalità – DGR n. 1544 del 06 dicembre 2022 -, ha ricordato ancora Bet, è stato stipulato dalla Regione del Veneto, nella persona del Presidente Zaia, e sottoscritto da 26 parti sociali, quelle più rappresentative della realtà economica e sociale del Veneto. “La formazione – ha aggiunto il consigliere – è fondamentale per preparare i dipendenti dei nostri Comuni, in modo semplice, ad attenzionare gli indici che possono rilevare delle operazioni sospette in materia di riciclo di denaro proveniente da reato. L’intento è di istituire un fronte comune contro il crimine organizzato e la salvaguardia del corretto funzionamento del mercato economico, per tutelare le aziende e le attività professionali che operano nella legalità, soprattutto quelle minacciate dalla concorrenza sleale delle imprese mafiose.”

Nel ringraziare l’assessore Corazzari, Bet ha ripercorso la storia della guerra al riciclaggio: “La normativa antiriciclaggio è stata ispirata nei primi anni Novanta dal giudice Falcone, sintetizzata nella celebre citazione ‘follow the money’. Oggi la normativa si è evoluta, come anche il sistema di segnalazioni delle operazioni sospette. Dal rapporto annuale 2023 dell’Unità Informazione Finanziaria per l’Italia, pubblicato a maggio di quest’anno, risulta che l’anno scorso sono state effettuate oltre 150 mila segnalazioni. Di queste, l’83% provenienti da intermediari e operatori bancari e finanziari, il 16% da soggetti non finanziari ad esempio professionisti, notai, operatori nella custodia di valori, etc., mentre dalla PA le segnalazioni rappresentano solo lo 0,3% del totale. Attenzionare l’applicazione della normativa permette di monitorare al meglio appalti, concessioni, erogazioni di contributi. Operazioni in un contesto di rischio molto alto in Veneto, essendo la nostra una regione molto appetibile alla criminalità organizzata, per via delle numerose attività economiche presenti e delle tante opportunità di investimento attraverso i fondi Pnrr, piuttosto che quelli legati ad iniziative importanti come le Olimpiadi invernali. Da questo corso partirà poi un’altra iniziativa editoriale: la pubblicazione di un vademecum che verrà inviato a tutte le amministrazioni comunali, in modo da sensibilizzare e far crescere una vera e propria cultura della legalità e rendere sempre più difficile il radicamento della criminalità economica nella nostra regione. Per i nostri dipendenti pubblici questa attenzione è importante, per aiutarli nello svolgimento delle loro funzioni, nel rispetto della normativa, e per alimentare quella conoscenza della legalità che crea gli anticorpi al fenomeno del riciclaggio. Quest’ultimo, infatti, è lo strumento più usato dalla criminalità organizzata per alimentare gli affari illeciti”.