Il Consiglio regionale del Veneto, nel corso della seduta odierna, ha approvato con 31 voti favorevoli e 7 contrari l’assestamento del bilancio regionale di previsione 2024-26 di cui al disegno di legge d’iniziativa della Giunta n. 269, relatore per l’aula, la consigliera Elisa Cavinato (Lega-LV), correlatore, la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani.
Il ddl in questione, come ricordato anche dal relatore, apporta variazioni compensative, per un valore complessivo di oltre 18 milioni di euro, agli stanziamenti approvati a fine 2023, aggiornando il bilancio di previsione alle vicende economiche e finanziarie sopravvenute e destinando alle politiche regionali di spesa le disponibilità finanziarie derivanti da economie e dalla restituzione dell’avanzo di amministrazione del Consiglio.
Tra le politiche regionali rifinanziate, le voci di spesa relative a diritti sociali, politiche sociali e famiglia che ricevono 6,7 milioni di euro; 3 milioni di euro sono destinati a finanziare le borse di studio universitario, altrettanti a sostegno dell’istruzione paritaria; oltre 2 milioni di euro per interventi sulla rete viaria affidata a Veneto Strade; 800mila euro per sviluppo sostenibile, tutela del territorio e dell’ambiente; 1 milione di euro per ciascun esercizio del triennio 24-26 come fondo speciale per le leggi del Consiglio regionale.
“Con questa manovra – ha sottolineato la capogruppo Pd Camani nel corso della correlazione – si sta raschiando non il fondo del barile, ma il fondo del fondo del barile e si recuperano risorse da ogni minimo anfratto del bilancio, risorse peraltro risicate alla luce delle emergenze che caratterizzano questa fase storica, situazione destinata a rimanere tale ancora per alcuni anni perché buona parte dei risparmi è assorbita dal ripianamento di debiti fatti negli esercizi precedenti, in un clima, quello attuale, di smobilitazione e di fine legislatura. I problemi cruciali che rimangono sul tavolo: le borse di studio universitarie, i fondi per la cultura, l’emergenza casa. È una politica di bilancio non espansiva che dura da 15 anni, caratterizzata da tagli lineari, austerity, spending review, destinata ad incidere negativamente sulla qualità della vita della nostra regione, mentre altre regioni progrediscono, investono e attuano politiche industriali concrete in settori strategici”.
La capogruppo de Il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel ha posto l’accento sui problemi ancora irrisolti relativi alla cultura, al diritto all’istruzione, al ruolo della scuola pubblica e alle borse di studio a favore degli studenti universitari, “Temi che allo stato attuale versano in stato di sofferenza anche per l’assenza della guida politica, stante l’elezione al parlamento europeo dell’assessore di riferimento Elena Donazzan”. Chiara Luisetto, vicepresidente dem della commissione bilancio di palazzo Ferro Fini, ha sottolineato ulteriori criticità legate alle politiche di bilancio e alle scelte sottese dall’assestamento: la sicurezza del suolo, tema riemerso dopo i recenti fenomeni meteorologici che hanno interessato in particolare le zone collinari venete, e la questione dei tagli ai fondi destinati al sostegno delle famiglie.
Il portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni ha posto l’accento “Sull’atteggiamento difensivo rispetto ai conti che si traduce nella sofferenza del tessuto economico veneto la cui crescita è inferiore di due punti percentuali, ad esempio, rispetto a quella della regione Lombardia” e sulla circostanza che un terzo delle risorse utilizzate per l’assestamento derivino dall’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale, mentre la consigliera del Pd Anna Maria Bigon ha evidenziato come “Le poche risorse raschiate dal fondo del barile non soddisfano i problemi dei veneti”, quelli in particolare legati alla denatalità, all’assistenza, alla non autosufficienza, alle liste d’attesa in sanità, riportando a quest’ultimo proposito alcuni casi specifici sui quali è intervenuta anche l’assessore regionale Emanuela Lanzarin che ha sottolineato i valori dell’assestamento con specifico riferimento all’area sociosanitaria, cui ha fatto seguito l’intervento dell’assessore al bilancio Francesco Calzavara che ha commentato positivamente l’approvazione dell’assestamento di Bilancio: “Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito ad accelerare questo percorso, arrivando oggi all’approvazione dell’assestamento di bilancio che permette di disporre, in anticipo di un mese, di 18 milioni di euro rispetto all’approvazione del rendiconto. Tutte risorse che vengono destinate a rispondere a delle priorità della Giunta: il sociale, il diritto allo studio e interventi sulla rete viaria regionale. Stiamo iniettando nel bilancio attuale tutte le economie disponibili, assumendoci la responsabilità pubblica e orientando le scelte. Abbiamo raccolto i desiderata e ora andremo a finanziare quelle voci di spesa che rimangono prioritarie in quanto garantiscono il sostegno alle famiglie, ai cittadini, al mondo della cultura e del turismo”.
L’assessore Calzavara è tornato sul tema delle borse di studio: “Oggi, a fronte di un fabbisogno stimato che supera del 20% quello del 2023, riusciamo a garantire la copertura di 637 borse di studio con 3 milioni di euro. Auspichiamo di poter soddisfare anche i restanti aventi diritto, pari a 4.135, con lo stanziamento da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ad ogni modo la discussione su questo tema non viene accantonata, anzi. Questo sarà uno dei temi sui quali ci concentreremo nei prossimi mesi, affinché nella prossima manovra di bilancio vengano stanziate le risorse necessarie e compatibili a soddisfare la reale domanda dei cittadini”.
Calzavara ha poi elencato gli altri ambiti su cui si concentra l’attenzione della Regione Veneto, a partire dal sociale, “capitolo sul quale investiamo ulteriori 6,70 milioni di euro per iniziative rivolte alla tutela dei minori, alla valorizzazione del servizio civile regionale volontario e il sostegno dell’invecchiamento attivo. Infine – ha concluso -, abbiamo previsto 2,1 milioni di euro per interventi prioritari sulla rete viaria realizzati da Veneto Strade Spa per assicurare strade regionali ancora più sicure, così come abbiamo ritenuto opportuno dare sostegno a iniziative culturali e del turismo che promuovono la nostra Regione e le eccellenze territoriali”.