Nato, Meloni: “Italia onora impegni, sostegno a Ucraina prosegue”

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(Adnkronos) –
L'Italia rispetterà l'impegno del 2% del Pil da destinare alla difesa, come prevede la Nato? "Abbiamo sempre confermato l'impegno, nel passato e nel presente. Lo ricordiamo a chi fa polemica, perché noi manteniamo gli impegni che hanno preso loro in passato: un po' di coerenza aiuterebbe". Sono le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a Washington per il vertice Nato.  "Quando si prendono impegni, bisogna essere seri nel mantenimento di quegli impegni. E' ancora più importante oggi ed è una cosa che serve a noi. Io non ho mai nascosto il tema che, se vuoi essere libero e capace di prendere le decisioni nella difesa del tuo interesse nazionale, devi capire che gli investimenti in difesa sono funzionali a difendere gli interessi nazionali. Lo dobbiamo fare con i tempi e le possibilità che abbiamo, ma l'Italia deve tenere fede ai suoi impegni e lo farà compatibilmente con la situazione. Facciamo piccoli passi avanti, e va considerato anche l'impegno a 360 gradi: oggi l'Italia è tra i maggiori contributori di personale nelle missioni di pace della Nato e va considerato anche questo". Per l'aiuto all'Ucraina "ci siamo concentrati molto sul tema della difesa anti-aerea, perché significa difendere soprattutto civili e infrastrutture critiche che la Russia continua ad attaccare. Lo abbiamo visto anche ieri con l'ospedale colpito a Kiev e i bambini malati oncologici in mezzo alla strada" , immagini che "raccontano l'importanza di questo lavoro. Questo lavoro di difesa anti-aerea difende soprattutto la popolazione civile. E' un impegno che abbiamo preso ai tempi del Samp-T e andiamo avanti con quel lavoro e ci viene riconosciuto questo lavoro importante che facciamo". "L'Alleanza atlantica, in una situazione che porterebbe naturalmente a concentrarsi sul fronte est dell'Alleanza, non deve dimenticare che lo scenario che viviamo è globale e dobbiamo guardare a tutte le parti della scacchiera. Noi continuiamo a ritenere che il Mediterraneo sia un quadrante strategico per l'Europa, ma anche per l'Alleanza atlantica, e quindi chiediamo maggiore attenzione. Nelle conclusioni, ci siamo molto spesi per riconoscere un inviato speciale per il Sud e dare piena dignità a un lavoro che va fatto di attenzione sul Sud. Mi pare che ci siano segnali interessanti", afferma ancora.  La possibilità di un'accelerazione per l'Italia nel raggiungimento del tetto del 2% del Pil della spesa in difesa? "Dipende dalle regole europee. Quando le spese della difesa saranno finalmente escluse dal calcolo del patto di stabilità, l'Italia potrà decidere con la stessa libertà con cui decidono altre nazioni. Stando al nostro debito pubblico, che non è sicuramente dovuto a questo governo, adesso non abbiamo la stessa agibilità politica che hanno altre nazioni", dice il ministro della Difesa Guido Crosetto. "Lo abbiamo spiegato da un anno e mezzo -rivendica-, credo che le regole cambiate nell'ultimo anno e mezzo consentano alla nuova Commissione, ed è quello che chiederemo, di interpretare come fattore rilevante gli investimenti in difesa ed escluderli dal patto di stabilità". In caso diverso resta la data del 2028? "In caso diverso gli impegni assunti da diversi governi -compreso quello Conte e lo dico semmai qualcuno se ne dimenticasse- rimane il 2028, e noi faremo di tutto per raggiungerlo", assicura Crosetto. Il presidente degli Stati Uniti "Biden ha voluto ringraziare i Paesi che hanno contribuito alla difesa aerea dell'Ucraina, anche perché, dopo quel che accaduto ieri" con il bombardamento di un ospedale pediatrico a Kiev "si capisce che la difesa aerea serve a difendere i civili, serve a proteggere infrastrutture che non sono militari ma magari ospedaliere o energetiche. L'Italia ha contribuito più di ogni altro paese, in proporzione alla possibilità che aveva, e sono contento che anche l'Alleanza, oltre all'Ucraina, abbia preso atto del nostro impegno". (dall'inviata Ileana Sciarra)
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