Morte di un migrante a Verona, il comunista vicentino Fogagnoli: “l’inferno della legge Salvini”

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Matteo Salvini in divisa da poliziotto dopo le felpe
Matteo Salvini in divisa da poliziotto

A Verona muore un migrante di soli 24 anni – scrive Roberto Fogagnoli del Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Vicenza – un giovane fuggito dalla fame, giunto in Europa per potersi affrancare ed affrancare tutta la sua famiglia, sua moglie e suo figlio, lasciata laggiù, in Guinea, per potere inseguire un sogno di vita degna di essere chiamata così. Farà compagnia alle migliaia di persone morte nelle carceri libiche, nelle acque del Mediterraneo, nelle campagne del Sud Italia, nelle piazze, sparati da criminali nazisti, per la strada, morti di stenti come Amadou, questo il suo nome.

L’occhiello dell’articolo che racconta gli ultimi giorni di Amadou parla di una vita difficile: , orfano giovanissimo, bambino-lavoratore (e le condizioni in cui lavorò non le possiamo nemmeno immaginare), profugo, anni di stenti in Italia per cercare lavoro; rifiutata la protezione internazionale, non ammesso in una struttura di ricovero pubblica, poi la malattia e la morte. Ripeto, aveva 24 anni e non aveva commesso alcun reato e non meritava la pena capitale.

Questi sono i frutti avvelenati, anzi criminali che maturano all’ombra del governo Lega-5Stelle. La legge Salvini fa precipitare nell’inferno delle persone che hanno la sola colpa di essere nati in una regione del mondo, resa poverissima da secoli di furti di materie prime e di vite umane, perpetrati dai nostri paesi colonizzatori; distrutta da guerre civili di cui i Paesi occidentali, in primis gli USA, si sono serviti per mantenere la loro presenza, il loro giogo economico su intere nazioni africane.

Salvini e i suoi accoliti, leghisti e pentastellati, si guardano bene dall’informare la gente delle reali condizioni che molti migranti hanno lasciato alle spalle e di quelle in cui sono costretti a vivere qui in Italia. Il sig. Salvini mente quando parla di “pacchia” per i migranti, mente spudoratamente sapendo che la vera pacchia la fanno cooperative criminali che gestiscono i milioni stanziati dallo stato e dall’Europa e di cui i migranti vedono qualche euro alla fine di ogni settimana.

La legge Salvini ha stretto le maglie per il riconoscimento dello status di rifugiato, ha ridotto i tempi per le richieste di asilo, etc. ; sta cacciando sulla strada centinaia di persone per poi additarle all’odio e disprezzo da parte nastra, facendoli diventare il nemico, coloro che minacciano la nostra sicurezza.

Ma la nostra sicurezza è minacciata invece proprio da Salvini e dai suoi amici, industriali e padroni del vapore: manca il lavoro, la sanità fa schifo e viene sempre più privatizzata, la scuola pubblica viene pian piano smantellata, i salari sono sempre più inadeguati al costo della vita, le pensioni di un lavoratore normale sono da fame e non basteranno nè il reddito di sudditanza nè quota 100, perché sono misure ridicole e truffaldine, a ridare dignità alla nostra vita e al nostro lavoro. E non servirà nemmeno sbattere per la strada i migranti perché non sono loro, non è la loro presenza, che rendono le nostre vite precarie ed insicure.

Intanto la miseria, la precarietà, la mancanza di un letto in un posto caldo hanno ucciso Amadou. Meditate gente, meditate.