Salva Casa, Il Sole 24 Ore: “È legge, da lunedì partono le nuove sanatorie”

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In ambito Edilizia, il Senato ha dato l’ultimo via libera al decreto Salva Casa che ora si avvia verso la Gazzetta Ufficiale. Come già riferito di recente, con esso crescono le possibilità di regolarizzare le difformità.

Dopo il passaggio alla Camera, il provvedimento, blindato con la questione di fiducia, è stato approvato con 106 sì, 68 no e un astenuto. la firma del Capo dello Stato e, poi, la pubblicazione in GU considerando che il termine per la conversione è 28 luglio 2024.

Saranno sette le strade a disposizione dei cittadini, come riporta Giuseppe Latour in un suo articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore di oggi. “Variazioni essenziali, varianti ante 1977. E, ancora, tolleranze allargate e legittimo affidamento per chi ha ottenuto l’agibilità del suo immobile. Diventeranno, di fatto, operative da lunedì le nuove sanatorie del decreto Salva casa”, scrive in apertura.

Le novità introdotte dal Salva Casa ampliano le possibilità di sanatoria per difformità piccole e grandi. “E proprio sulla dimensione delle irregolarità – si legge sul quotidiano economico – viene confermato il cambiamento più rilevante. Nel nuovo accertamento di conformità, infatti, entrano anche le variazioni essenziali. Si tratta di irregolarità anche molto pesanti, come l’aumento «consistente della cubatura o della superficie di solaio», come spiega il Testo unico edilizia. Dovranno – va sottolineato – essere sempre compatibili con il piano regolatore del Comune nel quale si trova l’edificio interessato dall’irregolarità”.

Altra novità è riferita a situazioni difformi pregresse. Potranno, con una procedura leggera, essere sanate anche la varianti ante 1977. Si tratta di quei lavori in variante al titolo edilizio, eseguiti prima della legge Bucalossi: la data da tenere presente, in questo caso, è il 30 gennaio del 1977. Prima di questa data, in sostanza, non esisteva la possibilità di regolarizzare modifiche in cantiere. Per questo, molti immobili realizzati in quel periodo risultano, ancora oggi, affetti da pesanti irregolarità. Una procedura di sanatoria leggera ci sarà anche per quei lavori non contestati dai Comuni in fase di rilascio dell’agibilità di un immobile“.

Sull’agibilitàarrivano le altre grandi novità di questa nuova versione del decreto. Le altezze minime, necessarie per dichiarare agibile un immobile, scendono da 2,70 metri a 2,40 metri. Così come scende la superficie minima: da 28 a 20 metri per i monolocali e da 38 a 28 metri per i bilocali. Questi limiti, però, saranno condizionati a una ristrutturazione che garantisca la salubrità dell’immobile. Anche se potranno beneficiare di un 2% di tolleranza: di fatto, potranno essere leggermente più bassi”.

Fonte: Il Sole 24 Ore