Università, bene i corsi, ma i servizi devono migliorare. Nota del gruppo consiliare Per una Grande Vicenza

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L'Università di Vicenza in Viale Margherita

Il gruppo consiliare Per una Grande Vicenza, all’indomani del rinnovo della Convenzione tra Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza, Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Vicenza e la Fondazione Studi Universitari di Vicenza per il triennio 2024-2026, ha diffuso una nota stampa su come Vicenza, oltre all’alto livello dei suoi corsi di laurea, debba offrire agli studenti strutture e servizi all’altezza per potersi definire città universitaria.

La competizione tra gli atenei è oggi sempre più feroce.

Le università moderne sono ecosistemi complessi che offrono molto più della semplice didattica; non sono più solo luoghi di studio, ma motori dello sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio e di una comunità. Vicenza, pur ospitando importanti corsi di laurea, rischia di perdere attrattiva se non si dota di strutture e servizi adeguati.

Il recente progetto dell’Università di Padova dimostra come sia possibile creare un campus universitario di eccellenza. Vicenza, invece, stenta a completare le proprie strutture e a garantire servizi essenziali come alloggi adeguati, servizi di ristorazione, trasporti efficienti e spazi dedicati allo studio e al tempo libero.

Se la nostra città non rilancia è inesorabile arrancare, come risulterebbe dai dati secondo i quali molti studenti, nel passaggio al biennio magistrale dopo la triennale, scelgono di proseguire i loro studi in altre città, proprio perché a Vicenza mancano le opportunità che cercano. Le lauree in lingua inglese sono un primo passo, ma non bastano. Serve una città che sia pronta ad accogliere gli studenti a 360 gradi.

Questa Amministrazione comunale ha rinnovato la convenzione per l’Università a Vicenza, concretizzando l’impegno con un investimento sostanzioso anche in termini economici; ora servono però energia e determinazione per rilanciare l’azione, completare le strutture e sviluppare nuovi servizi.

Se Vicenza vuole investire per il proprio futuro, questo passa anche attraverso un’offerta universitaria di qualità.

Proponiamo quindi come gruppo consigliare la convocazione di una Commissione comunale dedicata al tema, per avviare un confronto aperto e costruttivo con tutti gli attori coinvolti: Università, studenti, associazioni di categoria e cittadini.

Questo è il momento.

Altrimenti, non basta un cartello davanti a un edificio per farne una città universitaria.